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Incendi, i Vigili del Fuoco attaccano i Comuni

LECCE – Ma quale emergenza! “Le cause legate all’aumento degli incendi sono da imputare principalmente allo stato di abbandono e non curanza di privati e pubblici terreni, invasi da arbusti ed erbacce di ogni genere, che mettono a repentaglio la sicurezza di incolpevoli cittadini, che onestamente pagano i loro tributi allo Stato”. La denuncia, l’ennesima, giunge dai Vigili del Fuoco di Lecce costretti a ad affrontare una situazione divenuta ancor più drammatica, a causa della carenza di mezzi e di uomini.  “La maggior parte degli interventi  – spiega  Alessandro Der Giorgi, della segreteria territoriale Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione dei  Vigili del Fuoco Lecce – sono effettuati presso terreni incolti, invasi da erbacce e vegetazione d’alto fusto, lasciati in stato di abbandono da cittadini non curanti delle disposizioni regionali e locali in tema di prevenzione incendi. Tutto questo non è dovuto ad una situazione imprevista. E’ emergenza un evento calamitoso, possiamo definire tale, incendi di sterpaglia, o di interfaccia, che nella nostra provincia sono ormai una consuetudine? Una consuetudine, forse da attribuire a chi continua in maniera improvvisata ed impreparata ad affrontare il problema? Eppure le norme per arginare il fenomeno ci sono ma, quante fasce protettive lungo tutto il perimetro dei terreni invasi da sterpi, atte ad evitare che, un eventuale incendio, attraversando il fondo, possa propagarsi alle aree circostanti e/o confinanti, troviamo in giro per le campagne?”. Nel mirino dei Vigili del Fuoco finiscono le Istituzioni. “ I pochi controlli e la scarsa prevenzione da parte degli organi istituzionali, fanno il resto. Così le inosservanze continuano ad essere reiterate nel tempo, così come le inosservanze alle disposizioni, mentre il carico di lavoro dei Vigili del fuoco aumenta a dismisura. È auspicabile che i comuni lavorino per garantire la salubrità dall’ambiente, il decoro e la pulizia delle campagne private e pubbliche, ottemperando agli obblighi di prevenzione e controllo”.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: campagne abbandonate, mancata prevenzione e mancato controllo dei terreni incolti, sterpaglie altissime ovunque, alberi d’ulivo abbandonati e secchi. Un mix esplosivo che rende fertile i terreni, per incendi di massa che oramai da giorni dal nord al sud del Salento impegnano, centinaia di vigili del fuoco, già stremati dall’enorme carico di lavoro, oltre che a devastare un territorio già fustigato da emergenze sanitarie e xylella. “ Come nelle giornate precedenti – sottolinea De Giorgi –  centinaia di chiamate d’intervento in coda sul 115, che hanno di fatto obbligato il Comando di Lecce a chiedere aiuto e supporto di mezzi e uomini ai vicini Comandi  di Brindisi e Taranto”.

Sono andati a fuoco uliveti abbandonati, terreni incolti, pinete, canneti, territorio boscato e di macchia. “Andiamo su e giù per il Salento per chilometri, con mezzi usurati, vecchi, obsoleti e numericamente insufficienti a garantire un soccorso dignitoso ed adeguato – denuncia De Giorgi  – Mancano Aps, solo una nuova assegnazione, a fronte di un età media del parco automezzi di circa di 20/25 anni e 400mila chilometri di media percorsi per ciascun veicolo. Mancano pick-up. A fronte di quattro messi fuori uso, solo uno in nuova assegnazione. Si tratta di  mezzi fuoristrada, piccoli e duttili, utilissimi nell’ affrontare e fermare gli incendi che si sviluppano all’interno di terreni e aree boscate e di macchia e senza i quali il lavoro dei Vigili del fuoco, diventa più pesante, sacrificato, al limite dell’umano! Manca personale qualificato e vigile del fuoco a causa dei recenti quanto discutibili criteri di assegnazione nazionale, basati sulle percentuali di carenza dei diversi comandi e non sulle reali carenze a carico dei comandi. Lavorare in queste condizioni significa sfiancarsi per ore”.

Insomma, carichi carico di lavoro impossibili da sopportare, ed una intera stagione estiva che di fatto deve ancora iniziare. Cadrà ancora una volta nel vuoto l’ennesimo grido d’allarme dei Vigili del Fuoco?