1

“Fateci lavorare”, la protesta “bianca” di parrucchieri ed estetiste

LECCE – Acconciatori ed estetisti di Lecce e provincia hanno aderito questa mattina alla manifestazione “bianca” promossa da tutte le imprese del benessere della regione aderenti a Confartigianato. Numerosi parrucchieri e centri di bellezza del Salento hanno partecipato alla protesta simbolica e pacifica, alzando le saracinesche dei propri saloni – in conformità alle regole della zona rossa non è stata accolta la clientela – per protestare il proprio disagio con lo slogan “Il nostro lavoro non è un gioco”. Obiettivo della manifestazione è opporsi al divieto di apertura per le attività del benessere (parrucchieri, barbieri, centri estetici) previsto per le zone rosse.

«Abbiamo aperto le porte per far vedere che ci siamo anche noi e che la categoria non può essere dimenticata dalle istituzioni – spiega Roberta Apos, presidente della categoria Acconciatori di Confartigianato Imprese Lecce – Il nostro settore rientra tra le attività socialmente utili e ha bisogno di rimettersi in moto al più presto, anche in zona rossa. Per questo chiediamo di poter tornare a lavorare in sicurezza per offrire un servizio ritenuto essenziale per la cura della persona. In questo modo impediamo anche il proliferare dell’abusivismo evitando che la professione venga svolta senza nessuna regola, creando un possibile pericolo sanitario. Il momento è difficile per tutti ma non lasciamo che l’illegalità vinca e che diventi la normalità. I dati sui contagi ci dicono che non possiamo abbassare la guardia. La riapertura dei saloni deve essere accompagnata da responsabilità e buon senso da parte di tutti».

La manifestazione nasce dall’esasperazione per una chiusura prolungata che ha messo in ginocchio piccoli e medi imprenditori, favorendo il lavoro degli artigiani abusivi che operano in nero senza regole anti contagio.

«Abbiamo deciso di manifestare aprendo le nostre attività per dare voce alle difficoltà dei tanti professionisti del settore che stanno vivendo un periodo di profonda crisi – aggiunge Alessandra Bene, presidente della Categoria Estetica di Confartigianato Lecce -. La chiusura delle attività del comparto benessere è una assurdità e ad andarci di mezzo non siamo solo noi imprenditori ma l’intera comunità. I nostri centri estetici sono sicuri. Fin dall’inizio della pandemia abbiamo rispettato tutte le procedure interne per garantire la massima protezione dei nostri collaboratori e dei clienti. Mentre noi siamo chiusi l’abusivismo non si ferma: questo è un rischio per la salute di tutti. Ecco perché chiediamo di poter tornare subito a lavorare».