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Nasce “La Voce di Lecce”, lo spazio aperto voluto da imprenditori e professionisti

LECCE – Si chiama “La Voce di Lecce”. E’ un comitato spontaneo costituito da professionisti e imprenditori. L’obiettivo è quello di “rappresentare e far conoscere un insieme di voci che intendono rompere un clima di silenzi e di disimpegno civile durato troppo a lungo”. “È la voce  – si legge in una nota – di tanti pensieri che, nella condivisione, possono diventare un atto di coraggio e di amore per la nostra città, oggi davvero bisognosa di coraggio e amore. Un civismo attivo per cercare di uscire dal guscio dell’omologazione e provare a trovare spazi di azione sociale in un momento particolare, nel quale l’emergenza legata alla pandemia sanitaria ha finito per soffocare quasivoglia fermento civico.

“La Voce di Lecce – sottolineano i fondatori – è nata per restituire ai cittadini speranza e voglia di contribuire alla costruzione di una città che possa essere percepita e vissuta come un “bene comune”, un “bene di tutti”. Sono i cittadini che non amano il pensiero unico (tipo “’si fa così e basta” o “come dico io”), ma preferiscono il dialogo, la condivisione, la collaborazione, il gioco di squadra. E’ quello che serve alla città per cambiare passo e favorire una crescita che sia rispettosa della sua storia e allo stesso tempo capace di intercettare i processi di innovazione”.
E’ sotto gli occhi di tutti che l’emergenza sanitaria abbia contribuito ad allargare e “aggravare la separazione tra cittadini e rappresentanti istituzionali. Questi ultimi hanno trovato comodo e forse conveniente arroccarsi nel Palazzo sino a costruire un modello di gestione della cosa pubblica basato sul criterio del distanziamento, se sociale o asociale fa poca differenza. L’isolamento del potere ha finito col generare una vera e propria emergenza democratica che si è materializzata con la chiusura degli spazi di confronto da parte di chi, dopo aver incassato il consenso, ha finito col negare ai cittadini il diritto di parola”.
Un implicito atto d’accusa al governo cittadino guidato dal sindaco Carlo Salvemini. “Se nessuno è stato messo nelle condizioni di dire la sua e di essere ascoltato, parlerà la Voce di Lecce, uno spazio aperto di vita cittadina e di aggregazione che vuole svolgere un compito importante e delicato, quello dell’amplificatore sociale, perché di cose da dire e da fare ce ne sono, e tante, ma serve il modo di dirle e di farle. E si dirà e si farà, con forza, vicinanza e credibilità. Se manca qualcosa è solo perché siamo all’inizio”.
La Voce di Lecce ha anche uno spazio social con l’omonima pagina di Facebook.