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Custodiva un’armeria clandestina, arrestato latitante

LECCE –  Aveva tentato di far perdere le proprie tracce per non essere incarcerato, ma è stato trovato e arrestato. Finisce così la latitanza di C.M. nato a Galatina (LE) e residente a Muro Leccese (LE). Nel pomeriggio dello scorso 13 marzo, a conclusione di una complessa attività investigativa, l’uomo è stato tratto in arresto dagli agenti della Squadra Mobile di Lecce e dai militari del G.I.C.O. del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Lecce.
Per il pregiudicato la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari aveva emesso un ordine di esecuzione per la carcerazione per un residuo di pena da scontare, ma da tempo l’uomo aveva fatto perdere le proprie tracce. I poliziotti e la guardia di finanza  lo hanno rintracciato in un appartamento situato nella località marinara di Torre Lapillo, nel comune leccese di Porto Cesareo.
Fatta irruzione nel fabbricato, C.M. non ha opposto resistenza alla vista delle forze dell’ordine, che nel frattempo avevano bloccato tutte le vie di fuga, eseguendo al contempo un’approfondita perquisizione dell’intero appartamento. Un’abitazione su due livelli, all’interno della quale l’arrestato nascondeva una vera e propria armeria sotto il mobile del lavabo della cucina, dove, all’interno di una busta di cellophane, sono stati rinvenuti: una pistola modello Taurus PT92AFS Cal. 9x21priva di caricatore con matricola abrasa; un caricatore bifilare rifornito con 8 cartucce calibro 9 X 21; un caricatore bifilare rifornito con 9 cartucce calibro 9 X 21; un revolver calibro 6 priva di matricola avvolto in uno straccio, una cartuccia calibro 38 Special; una scatola contenente 22 cartucce sul cui fondello è impressa la serigrafia “Velo dog GFL”; un involucro di cellophane contenente 10 cartucce calibro 9 X 21. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.
Inoltre, sul tavolo della cucina C.M. conservava cinque telefoni cellulari, ora al vaglio dell’attività investigativa, oltre alla somma di € 2.550.00 in contanti, in banconote di vario taglio, tutti sottoposti a sequestro. Al momento l’indagato è stato, in aggiunta all’ordine di carcerazione notificatogli, dichiarato in stato di arresto in flagranza di reato per detenzione di armi clandestine e munizionamento.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, Alberto Santacatterina, il pregiudicato – dopo i rilievi di rito – è stato condotto presso la locale Casa Circondariale di Lecce.