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A Sanremo il mocho di Lauro e le lezioni di sesso di Fiorello

Quindi è sempre stato possibile fare un Festival che sembri realmente una competizione canora? E ci voleva tanto a non interrompere ogni due minuti con un ospite o uno sketch di dubbio gusto?

Anche la quarta, estenuante serata di Sanremo 2021 si è conclusa, decretando la vittoria del pugliese Gaudiano per le nuove proposte, che ha dedicato la vittoria al padre scomparso (la sua canzone “Polvere da sparo” parla proprio del suo affrontare il lutto);  mentre Davide Shorty si è aggiudicato il Premio Lucio Dalla e Wrongonyou il Premio Mia Martini.

Molto convincenti i giovani sul palco, e siamo felici del risultato: bravi tutti. A presentarli, Beatrice Venezi direttore d’orchestra” (ha chiarito di preferire questa definizione a quella di direttrice) giovane e famosa in tutto il mondo.

La serata ci ha regalato un bel quantitativo di materiale per gif da usare su Twitter, con Fiorello e Amadeus passione cosplayer. Abbiamo sinceramente temuto per l’omaggio a Jo Squillo e Sabrina Salerno, ma è stato abbastanza misurato e tranquillo.

E’ chiaro che se Fiorello non parla almeno una volta a serata di organi riproduttivi si sente male. Dopo i palloncini fallici, è stata la volta degli animali. Qualcuno lo avvisi che abbiamo più di dieci anni, grazie.

Fiorello ha poi deciso che doveva mettere in imbarazzo Mahmood (vocalmente uno dei migliori della serata); co-conduttrice la giornalista Barbara Palombelli, che in un’Italia con il mercato del lavoro che penalizza le donne, con un welfare che non sostiene le donne che si prendono cura di familiari anziani e malati, che ti giudica perchè non fai figli ma non ti dà gli strumenti per scegliere di farli, ci ricorda che lei si è ribellata e ce l’ha fatta, e quindi possiamo riuscire anche noi. “Grazie, mo me lo segno” diceva Troisi in un noto film.

Standing ovation per Alessandra Amoroso ed Emma Marrone, altre due bravissime salentine, che hanno portato un’esibizione molto convincente e vocalmente ineccepibile: “La musica è sempre un punto di partenza per ricominciare” ci ha detto Emma, e noi concordiamo.

Emozionante poi l’omaggio fatto dalla Amoroso insieme all’attrice Matilde Gioli, che hanno ricordato tutte le maestranze che lavorano dietro la riuscita di uno spettacolo e che in questo periodo, stanno soffrendo.

Achille Lauro si è ricordato di non prendersi troppo sul serio, fra baci all’amico Boss Doms, un costume che ricorda il mocho per i pavimenti e duetti con Fiorello vestito a metà fra Madonna nel videoclip di Frozen, ed un riccio di mare.

Sarà perchè i siparietti con il simpatico Ibrahimovic sono stati brevi, sarà perchè mancava un ospite in scaletta (Simona Ventura ha dovuto rinunciare perchè positiva al Covid-19), ma la gara è quasi stata veloce (nei limiti di una gara con 26 partecipanti e un sacco di pubblicità) o si potrebbe dire, meno pesante del solito.

Enzo Avitabile ci ha regalato un bel ricordo di Carosone, nonostante Amadeus e Fiorello passione villaggio turistico.

Cosa dire dei cantanti? Non ci metteremo a ricommentarli tutti, ormai le canzoni le abbiamo imparate: ci possiamo limitare a segnalare che i fantasmi non sono andati via, e hanno infestato il microfono di Renga che poco prima fnzionava benissimo. Questo lo ha messo in notevole difficoltà, tanto che poco dopo Amadeus gli ha permesso di ricantare il pezzo.

Il nostro beniamino Gazzè, dopo Leonardo Da Vinci ha portato in scena Gaudì con l’espressione di uno che si diverte un mondo a prenderci in giro.

Ci hanno riconfermato che i completi rossi sono il must della stagione: ma si sono tutti copiati o è lo stesso che gira? Non lo sappiamo, per il resto non abbiamo molto da aggiungere: qualche look azzeccato (vedi Annalisa, Maneskin e Orietta Berti), qualche esibizione molto divertente (l’energia degli Extraliscio e Davide Toffolo ormai ci ha conquistato, e Lo Stato Sociale versione Nirvana che cambiano le citazioni nel testo ci diverte tantissimo).

 

Che dire della classifica? E’ evidente che non vogliamo vincere l’Eurovision Song Contest, perchè altrimenti non si spiega il posto così basso dei Maneskin e soprattutto di Irama (fatevi un giro su Youtube e contate quanti commenti stranieri ci stanno supplicando di mandarlo alla kèrmesse canora. Mai visto un consenso così grande).

Nella speranza che la finale ci riservi qualche piccola perla di trash involontario (Ornella Vanoni non ci ha mai deluso in questo senso), forse è il caso di preparare cornetti e pasticciotti, così dopo la vittoria possiamo andare a far colazione, visti gli ultimi orari.