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Terme di Santa Cesarea, “futuro in bilico per 115 lavoratori”

SANTA CESAREA TERME – Sit-in di protesta dei lavoratori delle Terme di Santa Cesarea, davanti alla sede del Comune, per rivendicare certezze sul futuro lavorativo e sulle prospettive di ripartenza della stagione 2021. I lavoratori sono ancora in attesa del pagamento della 14esima, parte della 13esima e della retribuzione di gennaio 2021.

Schierate al loro fianco le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil di Lecce. “Qui c’è in gioco il futuro di 115 lavoratori e delle loro famiglie e la loro situazione non può continuare ad essere ignorata, soprattutto alla luce della pandemia che sta aggravando la crisi economica e mettendo in ginocchio il settore”, dicono Mirko Moscaggiuri (Filcams), Carmela Tarantini (Fisascat) e Antonio Palermo (Uiltucs). “Abbiamo chiesto al sindaco risposte immediate sulla ripresa delle attività e l’apertura di un tavolo istituzionale – spiegano – per affrontare in maniera decisa i problemi esistenti, al fine di garantire stabilità nel medio e lungo termine ai lavoratori e alle lavoratrici. Riguardo ai pagamenti degli stipendi arretrati – fanno sapere – venerdì scorso il sindaco ha incontrato il Capo di Gabinetto e ha comunicato che la Asl dovrebbe erogare nei prossimi giorni una anticipazione sulle somme dovute per le cure erogate in convezione con il Sistema Sanitario per l’anno 2020”.

“Oggi come in passato sono al fianco dei dipendenti della società Terme S.p.A, che giustamente sono preoccupati per la situazione in cui versa l’ente”. Lo afferma il vicepresidente del consiglio regionale e consigliere del M5S Cristian Casili, che questa mattina è intervenuto alla manifestazione dei lavoratori  delle Terme di Santa Cesarea. “È ormai impellente – incalza il vicepresidente – l’urgenza di fornire di liquidità la società, perché la situazione del comparto termale è di grave crisi. Accanto a questo scenario c’è ancora la questione della vendita del 50,4% delle quote della società in capo alla Regione, che auspico trovi presto una soluzione. È necessario affidare la gestione a un concessionario che sappia valorizzare un bene di inestimabile importanza per tutto il Salento. Lo ripeto ancora una volta: serve programmazione per il rilancio delle Terme, atteso da troppo tempo

Ii rappresentanti di Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno annunciato altre iniziative di carattere sindacale “per tutelare il lavoro e la dignità di tutti i lavoratori coinvolti”.