1

Via del Mare ancora tabù. Nel recupero pareggia il Brescia

Ancora grande amarezza per il Lecce che vede sfuggire la vittoria nei minuti di recupero contro un Brescia, modesto che è tornato in vita per errori dei giallorossi e per uno clamoroso dell’assistente dell’arbitro. Corini infatti ha sbagliato formazione, puntando su alcuni giocatori spremuti in questo periodo, non imbroccando le ultime due sostituzioni e la gestione della parte finale del match. Se tuttavia questo Lecce può sicuramente considerarsi ancora malato, non è giusto che paghi per errori impressionanti come quello odierno dell’assistente arbitrale che non ha visto un fuorigioco di un metro nell’azione del primo gol bresciano.

C’è da dire, infatti, che i giallorossi avrebbero meritato la vittoria per come hanno interpretato il secondo tempo, quando Corini ha tolto alcuni senatori apparsi sottotono. Nel primo tempo invece si è visto quel Lecce apatico e inconcludente degli ultimi turni che ha fatto sembrare il Brescia una corazzata.

Alla lettura delle formazioni si nota subito come Corini non rinunci più a Hjulmand, in dubbio alla vigilia, mentre schiera dal primo minuto Bjoerkengren, unica novità rispetto all’undici titolare di venerdì scorso. La squadra sembra partire con il piede giusto e alla prima occasione riesce a pungere con Mancosu che mette la sfera in porta, ma il tutto è vanificato da un dubbio fuorigioco fischiato a Stepinski (l’assistente è lo stesso che non vedrà l’offside nel secondo tempo per il primo gol del Brescia).

Il Lecce gioca bene, come ad inizio stagione, nei primi minuti e Joronen deve mandare in angolo una staffilata da fuori area di Hjulmand al 12’. Potrebbe essere il preludio ad un martellamento offensivo ed, invece, i giallorossi dopo il quarto d’ora perdono le distanze in campo, mentre il Brescia prende fiducia. Al 23’ il francese Ayè si mangia letteralmente un gol fatto, sparando alto un tiro dai cinque metri con Gabriel a terra dopo un’azione convulsa nell’area leccese.

Il Lecce nell’ultima metà della prima frazione subisce l’aggressività del Brescia che chiude i giallorossi nella loro metà campo. I giallorossi soffrono sugli esterni e non riescono mai a ripartire. Inoltre la manovra diventa con il passare dei minuti sempre meno fluida anche perché Bjoerkengren e Hjulmand sono più mediani che interni di centrocampo e nel modulo di Corini, che li vuole molto esterni nella fase di possesso, trovano difficoltà a rendere gli attacchi più imprevedibili. L’unico pericolo per la porta bresciana arriva solo da un colpo di testa di Lucioni da palla inattiva alla mezz’ora. Mentre sono praticamente impalpabili Mancosu, Coda e soprattutto Stepinski, che non riesce mai a tenere palla per far salire la squadra.

All’intervallo il punteggio di 0 a 0 sembra andare stretto agli ospiti, incapaci solo di tramutare in gol una mole di gioco che ha messo alle corde il Lecce. Per questo Corini decide di fare un triplice cambio e fa restare negli spogliatoi Mancosu, Tachtsidis e Stepinski, tre big. Al loro posto entrano Majer, Henderson e soprattutto Rodriguez, che al primo pallone utile fa centro. L’assist è di Coda, scattato sul filo del fuorigioco, che mette in condizione lo spagnolo di battere Joronen dal cuore dell’area.

Per il Lecce non poteva iniziare meglio il secondo tempo e i minuti susseguenti sono tutti di marca giallorossa al punto che al dodicesimo arriva il raddoppio. Bella combinazione sulla destra finalizzata da un cross di Henderson e Bjoerkengren trova il tempo giusto per mandare di testa la sfera in gol.

La squadra giallorossa sembra rinata, tiene bene il campo e non concede vere palle gol, ma a sedici minuti dal termine il Brescia torna in partita. Cross dalla sinistra susseguente ad una rimessa laterale e la sfera arriva sulla testa di Ayé che la colpisce senza marcatura. Gabriel può solo respingere, ma sulla respinta è Bisoli a mettere la sfera in porta, anche se il giocatore appare in evidente posizione di fuorigioco senza possibilità di errore. L’abbaglio dell’assistente è clamoroso.

Subito il gol, il Lecce prova a rimettere le giuste distanze di punteggio, ma il tiro di Rodriguez viene deviato in angolo da un super intervento del portiere del Brescia. Si arriva agli ultimi minuti quando Corini arretra il baricentro e la squadra non sa gestire il punteggio, perdendo diversi palloni sanguinosi sulla trequarti. Al terzo di recupero arriva così la doccia gelata con il colpo di testa di Ayé che fa cadere nel gelo il Via del Mare deserto e pone altri punti interrogativi sulla gestione tecnica di questa squadra.

Photogallery a cura di Andrea Stella