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Corruzione: nove indagati tra dirigenti, funzionari e professionisti

BRINDISI – Corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falsità ideologica e materiale commessa in atti pubblici. Sono queste le accuse che pendono sul capo di nove persone, tra dirigenti e  funzionari del Comune di Brindisi e liberi professionisti del territorio. Gli avvisi di garanzia sono stati emessi questa mattina dalla Procura della Repubblica di Brindisi al termine di una complessa attività di polizia giudiziaria eseguita dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Brindisi.

Le articolate indagini, realizzate anche attraverso il “ponderoso esame di documentazione cartacea e informatica”, si riferiscono a  procedimenti ed atti della giunta comunale di Brindisi e del settore Urbanistica dello stesso Ente. In particolare, le vicende finite sotto la lente di ingrandimento della magistratura esaminate riguardano – come si legge nella nota della Procura brindisina – “i contestati falsi e corruzione in relazione alla redazione del progetto definitivo dell’Intervento di restauro, valorizzazione e fruizione delle torri costiere Torre Testa/Torre Punta Penne; la contestata corruzione in relazione alle utilità procurate a vantaggio di un consigliere comunale di Brindisi, in cambio dei suoi voti favorevoli rispetto a proposte deliberative della maggioranza consiliare; la contestata corruzione, in relazione ad una pratica edilizia per alcuni lavori di realizzazione di un impianto di distribuzione di gas metano per autotrazione, realizzatasi mediante la consegna di una imprecisata somma di denaro in cambio dell’emissione del provvedimento autorizzativo dell’opera suddetta”.

Secondo i magistrati brindisini questa operazione rappresenta un’ulteriore prova della “perfetta sinergia tra questa Procura e la Guardia di Finanza di Brindisi, sempre perfettamente orientate al fermo contrasto degli illeciti che turbano la regolarità delle procedure pubbliche di affidamento e di scelta del contraente”.