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“Conte, ingloriose dimissioni. Ma i parlamentari sono a rischio disoccupazione”

“Ancora poche ore per definire le modalità di quiescenza del Conte 2. Poche battute interlocutorie e poi la grande saga a puntate dell’ennesimo “volemose bene” tipico della politica italiana ogni volta che vengono messi a rischio i consistenti assegni mensili dell’intero Parlamento.

La fine della politica personalizzata e dell’uomo solo al comando? Forse. Basti pensare agli eccessi di Salvini con la poltrona comoda che hanno favorito la Lega fino a sondaggi vicini al 35/38% e quelli successivi, senza poltrona, precipitati al 22/23%. La Meloni che stenta a crescere oltre quel fatidico percento stabilmente ancorato al numero 12.

A sinistra un partito solo ha dato segni di vitalità ed è il Pd che, abbracciando il faccione rotondo del suo segretario Zingaretti, aveva cominciato a crescere naufragando miseramente poi sugli scandali del commissario Arcuri, sulle mascherine fantasma, sui vaccini Pfizer e su piani pandemici mai realizzati ma da sempre raccontati come già acquisiti ed operanti. Il resto è fuffa si direbbe nella Capitale!

Emergono però due novità evidenziate dai cronisti di Palazzo e riguardano l’Avvocato del Popolo, Giuseppe Conte, che volendo estremizzare lo scontro, personalizzandolo, con il numero 1 di Italia Viva, sembrerebbe aver dilapidato quel consenso mediatico e politico acquisito nei mesi precedenti costringendosi, inaudita altera parte, ad ingloriose dimissioni senza certezze per il futuro, ed il ritorno in auge del mitico Cavaliere dei Cavalieri che, dal traballante 6-7% di Forza Italia, assurge COal ruolo di ago della bilancia, così come auspicato da un folto numero di parlamentari a rischio disoccupazione che, senza mezzi termini, hanno immediatamente coniato una nuova formula di governo, una maggioranza denominata “Ursula”.

Sedie e sediole, strapuntini, mancette e proclami “per il bene della nazione e per la salvezza degli Italiani” ma con uno sguardo costante a come superare questi mesi che separano il nostro Paese dal semestre bianco, quando non si potrà fare altro che tirare a campare in attesa di eleggere il nuovo capo dello Stato. Come ci arriverà questa allegra brigata di fancazzisti non è dato sapere ma, nel frattempo, gli Italiani dovranno sorbirsi le urla di Salvini, gli strepiti della Meloni e qualche significativo  vaffa  pronunciato a mezza voce da chi avrebbe voluto aprire il Parlamento come scatolette di tonno e che invece oggi, a scampato pericolo, non esita a perculeggiare proprio chi avrebbe voluto cambiare tuttovper non cambiare niente!

Allora aspettiamo con relativo interesse che si consumino i rituali delle procedure parlamentari e poi applaudiremo comunque a qualsivoglia soluzione trovata per questa crisi senza senso, nell’auspicio che oltre a dire che il re è nudo si provveda anche a ricordare  agli eletti, rappresentanti del popolo italiano,  che esiste una dignità politica. Il nostro Paese merita molto di più di una banda di cialtroni preoccupati esclusivamente dei loro affarucci di basso rilievo, di fronte ad un popolo che ha fatto la storia del mondo e che oggi muore di fame, ma lo fa con una dignità tale da rendere ridicoli tutti gli attori di questa farsa”.