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Stop impianti ex Ilva, domani il Tar decide

LECCE – Il Tar di Lecce deciderà domani sul ricorso presentato da ArcelorMittal contro l’ordinanza firmata dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci il 27 febbraio scorso e che imponeva ad ArcelorMittal e Ilva in amministrazione straordinaria di individuare e risolvere entro 30 giorni le criticità delle emissioni e, in difetto di adempimento, di procedere entro i successivi 30 giorni alla fermata degli impianti dell’area a caldo.

Al fianco del Comune interverrà il Codacons che a Taranto difende le vittime dell’Ilva nel processo penale dinanzi alla Corte d’Assise.

L’associazione ha depositato al Tar gli ultimi allarmanti dati sull’inquinamento della città, che attestano come nel 2020 si sia registrato un incremento del +128% di benzene nell’aria rispetto al 2019, che raggiunge il livello record del +215% nel perimetro dello stabilimento siderurgico. In crescita del +48% il PM10, +30% per PM 2,5.

“Si tratta di sostanze cancerogene pericolosissime per la salute umana, che il Tar non può certo ignorare – afferma il presidente Carlo Rienzi – ArcelorMittal ha ottenuto di scaricare sullo Stato tutte le misure di messa in sicurezza della fabbrica ma l’accordo porterà solo ad aumentare i livelli di inquinamento senza alcun effetto positivo sull’occupazione”.