
BARI – Nell’ambito di una riorganizzazione della rete ospedaliera in provincia di Lecce la Asl salentina, su indicazione della Regione Puglia, avrebbe già disposto la chiusura del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Scorrano per potenziare, conseguentemente, lo stesso reparto al Dea di Lecce. Ciò come risposta alla impellente necessità di posti letto per il sempre più crescente aumento dei casi di positività al Covid-19 anche nel nostro territorio.
Una decisione che non convince più di qualcuno. A lanciare l’allarme nei giorni scorsi erano stati alcuni rappresentanti del settore sanitario della provincia di Lecce. E adesso a scendere in campo è il consigliere regionale della Lega, Gianni De Blasi. “Probabilmente – sottolinea – sarebbe stata auspicabile, nei mesi scorsi, una adeguata programmazione anti-Covid in modo da evitare di ritrovarci, in piena seconda ondata, peraltro ampiamente prevista, con l’acqua alla gola. E quindi dover fare scelte che, come nel caso di Scorrano, penalizzano presidi ospedalieri al servizio di una popolazione, quella del Basso Salento, già da tempo danneggiata. Anche perché se è doveroso fronteggiare la pandemia in atto, non è sicuramente tollerabile trascurare le altre emergenze sanitarie che necessitano della Rianimazione”. Di qui la richiesta a Regione Puglia e Asl Lecce di “tornare sui loro passi, bloccando immediatamente la chiusura del reparto in questione all’ospedale di Scorrano”.
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