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“Gabriele vive”. A Lecce uno striscione per “Gabbo”

LECCE – Sono passati tredici anni da quel maledetto 11 novembre 2007. Tredici anni contrassegnati da dolore e rabbia. Quel giorno Gabriele Sandri, tifoso della Lazio (foto nell’articolo di Lazionews.it), fu ucciso da un colpo vagante sparato da una cinquantina di metri da un poliziotto. L’assurdo episodio avvenne nell’autogrill di Badia al Pino, lungo l’autostrada A1, in direzione Firenze. In compagnia di alcuni amici era partito da Roma per assistere al match in trasferta a Milano contro l’Inter.

Gabbo – così come lo chiamavano affettuosamente tutti – è stato ricordato oggi anche a Lecce, così come in tante altre città italiane, con uno striscione emblematico: “Non scordo. Gabriele vive” esposto in Vai Torre del Parco. Vive nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di tante persone che sono rimaste sconvolte per la sua tragica morte. In suo onore è stata costituita da anni una Fondazione che porta il suo nome e il suo sorriso. A Lecce un gruppo di volontari di donatori di sangue continua a rendergli omaggio non solo con le parole ma soprattutto con i fatti prestando la propria opera grazie ad una collaborazione nata nel 2011 con il reparto di Immunologia e Medicina trasfusionale dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce.