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The Lesionati cantano a Roma “Gente della notte”

Ha un gusto dolce-amaro il nuovo video postato poche ore fa su Facebook, dalla band salentina The Lesionati. La nuova parodia è un omaggio, in perfetto stile Party Zoo Salento, ai lavoratori della notte in crisi dopo il recente Dpcm che impone la chiusura anticipata di locali, ristoranti e tiene in stand by movida e migliaia di lavoratori.
Sulle note “Gente della notte” di Jovanotti, parte il video girato a Roma, deserta, avvolta in un’atmosfera surreale un’ora prima del “coprifuoco”. La canzone rivista e corretta da Giampaolo Catalano e Luca Renna, è stata registrata con un semplice telefonino, senza l’ausilio di alcun effetto sonoro e tecnico.
Da sempre sensibili alle tematiche sociali, lasciano siano le parole a raccontare, far riflettere e anche un po’ sorridere, con l’intercalare di qualche espressione in dialetto salentino.
L’augurio per la gente della notte e per tutti è che si possa tornare presto ad attendere l’alba, senza mascherine, senza paure, finalmente insieme.
“La notte era bella, si stava meglio
Adesso ci si vede, si, ma in un nascondiglio
Aspettando un decreto o qualche riforma
Chissà domattina Pippi Conte che sforna
E vieta assembramenti…ma a casa del vicino
La festa è nel salotto ma senza fare casino
Il virus certo è brutto, e un poco ci stressa
Ma la gente della notte nun m’bè mica fessa
Ma adesso sono i primi a pagarne le spese
Con bollette da pagare mese dopo mese
E Conte cambia leggi e cambia decreti
Ci chiude dentro casa ci impone i suoi divieti
La gente della notte vive di ricordi
Di quando i ristoranti facevano soldi
La gente della notte fa lavori strani
Certi aprono oggi e chiudono domani
Tra tasse, lockdown, ed ora il coprifuoco
Vittime assolute di questo strano gioco
Padroni di locali, partite iva, deejay
Gente con il rolex blundstone e kway
Fornai e pasticceri, fotomodelle
Coi filtri le ragazze sembran tutte belle
E adesso non le incontri più in discoteca
Ma sfilano al mattino con i tacchi e la spesa
E questa pandemia è tutto un bordello
ma torneremo forti e sarà ancor più bello…
Chiusi in una macchina per sei sette ore
In coda in fila indiana tutti a fare il tampone
Con le mascherine e le distanze
Regole per tutti si, ma non per le mignotte!
Perché tanto quelle mica le futti
Ricevono lo stesso nelle case
tutti quanti belli e brutti…
Di notte le paure scorrono più lente
Per un imprenditore col mutuo e le bollette
Ognuno ha una storia ognuna originale
La gente della notte è un po’ più speciale
Gente che ha voluto nella vita rischiare
Gente con sogni e sudore dati dal cuore
A me piace la notte e voglio rivedere
Le albe in riva al mare senza mascherine
La notte è sacrificio sogni e lavoro
Sta gente va trattata sempre con decoro
Sono dei “lesionati” e tanto vorrei
tornare a divertirci tutti fino alle sei”