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Il Lecce crolla nei supplementari. Il Toro ringrazia Rossettini

Ci sono sconfitte che possono far bene al morale se si guarda la crescita che portano con loro. Il Lecce di Coppa, che andato in scena a Torino contro i granata, ha dimostrato di procedere sulla strada della maturità. Gli uomini di Corini hanno giocato molto bene contro un avversario di Serie A, sebbene privo del suo elemento di spicco, la punta Belotti.
Anche Corini è privo di giocatori importanti come Falco, Tachtsidis, Majer, Dermaku e Listkowski, ma la squadra non sembra risentirne con uno schieramento che vede in posizione di play il giovane Maselli. Il ragazzino si dimostra un buon direttore di orchestra, grazie anche al supporto di Henderson, un vero motorino sulla mediana e di Mancosu, posizionato sulla trequarti.
Nei primi trenta minuti c’è solo il Lecce in campo, poiché capace di attuare un dinamismo in fase di ripartenza che poche altre volte si era visto fino ad ora. Dopo alcune buone azioni sugli esterni, al ventiduesimo i giallorossi passano in vantaggio. Mancosu prende palla nel cuore dell’area di rigore ed effettua un cross preciso per la testa di Stepinski, che la mette in rete. Il polacco si sblocca così grazie alla sua specialità in una partita dove ha confermato di essere molto bravo nella fase di impostazione, ma rivedibile con i piedi in area di rigore.
Il Lecce, dopo il vantaggio, continua a mantenere la squadra alta con un pressing che mette in difficoltà i granata. Solo Verdi riesce ad illuminare la manovra dei padroni di casa e solo dopo la mezz’ora Vigorito viene chiamato in causa in tre occasioni contro le conclusioni di Bonazzoli e proprio di Verdi. Quando, però, sembra che i pericoli per i giallorossi siano alle spalle, dagli sviluppi di un corner, Rossettini, al suo esordio stagionale, si perde Lyanco, che colpisce indisturbato di testa per il pari.
All’intervallo Corini effettua la staffetta tra Stepinski e Coda e ad inizio ripresa il nuovo attaccante in campo ha almeno due occasioni per far male alla difesa granata, fallendo le scelte offensive. Chi ha, però, la più ghiotta occasione per segnare è Pettinari che, complice un rimpallo, lambisce il palo con un tiro dal cuore dell’area. L’attaccante, rientrato dal Trapani, non riesce così ancora a sbloccarsi con i colori giallorossi addosso, visto che neppure nella sua prima esperienza nel Salento aveva mai messo la palla in rete.
Il Lecce sino alla metà del secondo tempo ha il chiaro pallino del gioco, poi Giampaolo effettua dei cambi intelligenti, allargando la manovra dei suoi, e il Lecce soffre un po’ gli attacchi avversari, anche se Vigorito non viene mai chiamato in causa.
Si va così ai supplementari con il Lecce sicuro di potersi giocare ancora le chance di successo. Solo nel secondo tempo di questo periodo extra, emerge la stanchezza di alcuni suoi uomini. In particolare quella di Rossettini che prima liscia un pallone innocuo che procura un’occasione pericolosa per i granata. Subito dopo, l’ex di turno sbaglia un controllo di palla in uscita e permette a Bonazzoli di involarsi verso la porta. Il tiro dell’attaccante è respinto di gomito da Lucioni, determinando così un rigore per i padroni di casa. Verdi spiazza Vigorito e due minuti dopo il fantasista mette la palla nuovamente in rete per il 3 a 1 finale, approfittando di un contropiede scaturito da un errore giallorosso grossolano sulla battuta di una punizione dal limite.
Alla fine il Lecce esce a testa alta e ci sono tante valutazioni positive per Corini. Sugli scudi Adjapong, Henderson, Mancosu, che finché è stato in campo ha dato ordine alla fase di pressing e di ripartenza, e soprattutto di Maselli. Il ragazzo del settore giovanile ha dimostrato di avere personalità e un ottimo piede. Sarà, quindi, un’alternativa preziosa in vista delle prossime sfide di campionato. Prima di tutte, quella di lunedì sera contro il Pescara, una partita che il Lecce deve vincere a tutti i costi dopo i mezzi passi falsi dei turni precedenti.