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Pochi vaccini e mal distribuiti, a Lecce la protesta dei medici di base

LECCE – I medici di base di Lecce scendono in piazza. Lunedì 19 ottobre, dalle ore 8.30 alle ore 9, protesteranno sotto la direzione centrale della Asl, alla Cittadella della Salute (Ex Vito Fazzi), in via Antonio Miglietta, 5.

I medici di base chiedono che venga inviata la giusta quantità di vaccini anti-influenzali richiesta per i loro assistiti affinché si possa procedere prima possibile con le vaccinazioni: “In un momento così delicato come quello della pandemia in corso, è opportuno cercare di tutelare il paziente almeno dall’influenza, soprattutto i pazienti a rischio – dicono – per un medico che chiede 400 vaccini, in settimana ne arriveranno solo poco più di 30”.

Intanto, sempre lunedì 19 ottobre, nella farmacia del distretto di Lecce, alla Cittadella della Salute saranno distribuite le prime 5000 dosi totali di vaccino antiinfluenzale, con circa 34 dosi ognuno riservate ai medici massimalisti. I vaccini potranno essere ritirati dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 12 alle 13.

Una decisione che ha mandato su tutte le furie i medici di base, sia riguardo ai tempi e sia riguardo al paventato pericolo di assembramento. Non a caso,  Antonio Chiodo, in rappresentanza di migliaia di pazienti pugliesi, ha invitato il direttore generale della Asl Lecce, Rodolfo Rollo “ad organizzare la suddetta distribuzione in modo da non esporre i medici a pericolosi assembramenti ovvero al rischio di contagio e di compromissione della propria salute e di quella dei propri assistiti e familiari. Ciò si rende oltremodo necessario per quanto esposto in una mia precedente nota con la quale Le chiedevo di evitare la convergenza dei medici nei locali angusti della farmacia del Distretto di Lecce”.

“Dagli orari annunciati – sottolinea –  si può evincere anche una subliminale mancanza di rispetto nei confronti dei medici rappresentata dalla ristrettezza del tempo concesso loro da parte del personale della AslL ovvero, indirettamente, del Direttore Generale che giuridicamente e moralmente è responsabile di ogni attività aziendale. Va da sé che, conoscendo il dottor Rollo, detta responsabilità ha solo connotazioni formali in quanto andrebbe ascritta al responsabile del servizio farmaceutico sulla cui permanenza in tale ruolo ci sarebbe da ponderare”.

Di qui la richiesta di Chiodo di organizzare nei prossimi giorni, compresi i prefestivi e festivi, “una distribuzione mirata agli ambulatori dei medici di medicina generale individuando, come referente della ricezione, il rappresentante della forma associativa. Ciò è particolarmente utile soprattutto per le Reti e le Super-Reti in quanto si ridurrebbero le distanze ed i tempi di distribuzione; saranno, poi, i medesimi rappresentanti di Gruppo, Super-Gruppo, Rete e Super-Rete a trasferire ai singoli medici la confezione contenente i vaccini”. Una vicenda – quella legata ai vaccini anti-influenzali – sulla quale si rischia di aprire un lungo contenzioso.