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“Contagiato, malato e asintomatico: ecco le differenze”

“Fin dagli albori della storia CoViD è noto che non tutte le persone positive al famoso tampone risultano essere malate e che, anzi, la più gran parte di esse non si ammalerà.

E allora vediamola la differenza tra contagiato, malato e asintomatico.

La premessa è che nella maggioranza dei casi il coronavirus può produrre sintomatologia molto blanda a progressiva risoluzione spontanea, come in una comune sindrome influenzale. Quindi, le persone contagiate, nella maggioranza dei casi, non sono malate perché non manifestano sintomi di rilievo e non hanno bisogno di specifica assistenza medica. Insomma, un contagiato non è un malato ad ogni costo e non è detto che lo diventerà.

Pertanto i soggetti asintomatici sono persone positive ai test diagnostici (quindi soggetti contagiati) che tuttavia non manifestano i sintomi dell’infezione da coronavirus classicamente rappresentati da tosse secca, febbre, mal di gola, perdita dell’olfatto, difficoltà respiratorie o, magari, disturbi gastrointestinali e diarrea.

E’ noto, altresì, che per la COVID-19 anche gli asintomatici possono trasmettere l’infezione, ma probabilmente con minor probabilità e soprattutto con minore forza d’impatto rispetto a quelle persone che abbiano contratto la malattia in formulazione più violenta. Attenzione: qui io parlo di CoViD-19, che è la Malattia da CoronaVirus-2019, e non di SARS-CoV-2 che, invece, è il ceppo di coronavirus responsabile della COVID-19. Nel senso che risultare positivi al tampone significa aver contratto il coronavirus (SARS-CoV-2) ma non aver contratto necessariamente la COVID-19, della quale non finiremo mai di sottolineare la declinazione al femminile (la “D” dell’acronimo CoViD sta per Disease che vuol dire, appunto “malattia”) che forse potrebbe fare maggiore chiarezza anche lessicale nella confusione che ancora oggi aleggia sull’argomento. Ne consegue l’automatismo logico che “essere positivi al tampone non significa essere malati”.

La domanda che segue è: chi risulta positivo al tampone ma non ha sintomi, quindi il positivo asintomatico che ha contratto il coronavirus ma non la malattia COVID-19, è infetto o no? Considerando che la letteratura scientifica al momento disponibile sull’argomento non è grado di fornire certezze assolute, si può credibilmente affermare che questi soggetti il più delle volte siano portatori di una carica virale più bassa rispetto a chi ha contratto la malattia COVID-19, sviluppando tutto il corteo sintomatologico tipico della malattia generata dal virus SARS-CoV-2”.