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Mancosu si scusa, Tachtsidis no. Il Lecce spiega i malumori interni

Un vecchio proverbio dice “non ci sono rose senza spine”. La bella rosa assemblata durante il calciomercato da Pantaleo Corvino sembrava perfetta anche alla luce di quello che si era visto ad Ascoli una settimana fa. Una squadra forte in tutti reparti, frutto di un mix di gente esperta e giovani con ottime potenzialità.

Purtroppo, nella giornata di ieri su questa rosa così bella sono comparse due spine che la dirigenza del Lecce ha avuto il merito di non nascondere, trincerandosi in un possibile silenzio, non appena hanno iniziato a pungere il clima sereno che si respirava intorno alla squadra.

Davanti ai giornalisti, il presidente Saverio Sticchi Damiani, il suo vice Corrado Liguori e il direttore sportivo Pantaleo Corvino hanno, così, voluto fare chiarezza su alcune grane che hanno scosso il gruppo squadra negli ultimi giorni. Due giocatori al centro del progetto tattico di Corini hanno manifestato sui social il loro disappunto per la mancata cessione alla fine della finestra di mercato, terminato lo scorso lunedì.

Marco Mancosu ha postato sul proprio profilo social la parola “Rispetto”, come se la società, con cui gioca da più di quattro anni, non gliene avesse portato durante le contrattazioni che lo avrebbero potuto far tornare a calcare i campi di Serie A. Anche Panagiotis Tachtsidis ha manifestato il suo dispiacere per la mancata cessione, togliendo da Instagram tutte le foto che lo ritraevano con la maglia giallorossa. Queste due esternazioni avevano scosso i tifosi, colti di sorpresa in quanto Mancosu, oltre ad essere il capitano della squadra, non sembrava essere il tipo che potesse cadere nella trappola di internet per manifestare il suo disappunto. Dall’altra parte Tachtsidis sembrava essere invece il perno del nuovo modulo di mister Corini e per tanto non sembrava rientrare tra quei calciatori che avrebbero potuto lasciare il Salento durante il mercato.

Davanti a una situazione che avrebbe sicuramente innescato una bomba all’interno del gruppo, la società non si è nascosta dietro il silenzio e si è presentata nella sala stampa del Via del Mare proprio con capitan Mancosu.

È stato proprio il calciatore, simbolo della risalita del Lecce dalla C alla A, a prendere la parola davanti ai media.

«Chiedo scusa per qualcosa che ho fatto senza ragionare. A 32 anni non sarei dovuto cadere in certi errori.» Afferma il centrocampista sardo. «Tutto è nato da un’incomprensione che per fortuna si è risolta immediatamente. Questa società è come una famiglia per me e vorrei concludere la mia carriera di calciatore nel Lecce. Se ci sarà un prolungamento del contratto in essere? Certi discorsi verranno in seguito.»

Per evitare qualsiasi altro strascico di polemica, sono intervenuti il presidente Sticchi Damiani e il direttore Corvino, il quale ha precisato: «Siamo felici quando un nostro calciatore ammette i propri errori. Conosco Marco e la sua famiglia visto che suo fratello l’ho avuto con me a Bologna. È un bravo ragazzo, è tutto passato e ora bisogna pensare soltanto a fare bene in questa stagione.»

Se dunque la vicenda Mancosu si è conclusa rapidamente e senza ulteriori polemiche, quella che riguarda Tachtsidis è ancora nel vivo. Sticchi Damiani ha subito voluto fare chiarezza, raccontando come si è evoluta la storia della sua mancata cessione. «Venerdì pomeriggio, prima della gara di Ascoli, Tachtsidis mi ha chiesto un incontro e mi ha manifestato la voglia di essere ceduto perché aveva ricevuto una proposta molto importante da una squadra dell’Arabia Saudita. Come società ci siamo subito adoperati nel tentativo di sostituirlo perché avevamo capito che il ragazzo voleva andar via per motivi economici. Purtroppo la sua richiesta è arrivata poche ore dopo che avevamo ceduto Petriccione e senza un adeguato sostituto non abbiamo potuto accontentarlo. Anche perché avrebbe voluto svincolarsi, senza che la società araba ci desse un indennizzo.» Sticchi Damiani conclude amareggiato. «Ciò che dispiace è la sua reazione, avvenuta sui social che non serve a nulla, quando si sarebbe potuto confrontare con la società che lo ha sempre rispettato.»

Anche Pantaleo Corvino ha sottolineato come abbia tentato fino a poche ore dalla chiusura del mercato di provare a trovare un play che potesse sostituire adeguatamente il centrocampista Greco. «Non è facile trovare un giocatore di quel livello nelle ultime ore di mercato. Inoltre il ragazzo aveva manifestato la voglia di restare, tanto che gli avevo proposto persino un rinnovo del contratto per tre altre stagioni.»

Il Lecce, quindi, puntava totalmente sui Tachtsidis e adesso spera di ricucire lo strappo. «In questo momento la sua delusione è totale.» Ammette Sticchi Damiani. «Però è importante far comprendere le nostre esigenze di avere una squadra competitiva per ritornare in Serie A. Speriamo che Tachtsidis torni ad essere un elemento fondamentale per la squadra, ma intanto ci siamo tutelati denunciando il club arabo Damak che a noi non ha offerto nulla e che, di conseguenza, non avrebbe dovuto contattare un nostro tesserato.»

Photogallery a cura di Andrea Stella