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“La lacuna in architettura: dalla superficie alla complessità urbana”

LECCE – Si terrà il prossimo fine settimana, 9 e 10 ottobre, il convegno “La lacuna in architettura: dalla superficie alla complessità urbana” presso l’ex Ospedale dello Spirito Santo di Lecce. L’iniziativa fa seguito, a distanza di due anni, al convegno sull’efficientamento energetico degli edifici storici e rafforza la collaborazione istituzionale tra Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto e l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Lecce.
L’incontro si aprirà venerdì 9 ottobre alle ore 15 con le relazioni dell’architetto Fant e dell’ingegner Giannantoni, fino alle ore 20 mentre per la mattinata di sabato è previsto dalle 9 alle 13 l’atteso intervento dell’architetto Cino Zucchi. L’evento sarà occasione di confronto sul tema lacuna/mancanza/assenza in architettura, con diverse declinazioni ed accezione che spazieranno dalla superficie alla scala urbana.
Tre professionisti di alto livello si succederanno nella due giorni di alto spessore tecnico. L’architetto Rebecca Fant, specialista in restauro dei monumenti, vanta esperienze importanti anche in ambito universitario presso il Politecnico di Milano e la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio dell’ateneo. La professionista relazionerà su alcuni esempi specifici di intervento a varie scale declinabili rispetto al tema della “lacuna”, dove la soluzione tecnica deve essere sempre letta quale risposta di un approccio metodologico conservativo. Ne consegue come anche i concetti di “minimo intervento” (aggiunta) e “sostituzione” possano essere sempre modi legati alle esigenze/bisogni della comunità, proposta di valorizzazione spaziale-compositiva o di integrazione per la leggibilità.
Andrea Giannantoni è ingegnere strutturista, esperto nelle avanzate tecniche di diagnostica, progettazione e consolidamento del costruito storico monumentale. Già ricercatore e docente presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Degli Studi di Ferrara e cultore della materia presso la Scuola di Specializzazione dell’Università La Sapienza di Roma, farà il punto su un suo recente studio sul costruito storico perfettamente legato alle lacune urbane risarcibili declinate su tema del miglioramento sismico, alla luce degli studi effettuati in occasione degli eventi sismici dell’ultimo decennio dell’Italia Centro-settentrionale.
Grande attesa per l’intervento dell’architetto Cino Zucchi, fondatore dello studio Cza, laureato in architettura al Mit di Boston e al Politecnico di Milano, dove è professore ordinario. Conosciuto a livello internazionale per i suoi numerosi interventi nel mondo dopo una serie di considerazioni iniziali sulla relativa complessità e sofisticazione della riflessione progettuale in Italia rispetto ad altri paesi europei ed altre sul concetto di “innesto” come atto di trasformazione responsabile e al contempo violento e rispettoso dell’organismo sul quale interviene. Dialogherà con in presenti su alcune personali esperienze progettuali su preesistenze in genere appartenenti all’archeologia industriale e all’architettura del periodo moderno: Ex Junghans a Venezia, Portello a Milano, Mauto e Lavazza a Torino ed altri ancora.
Gli ospiti verranno accolti dalla Sopraintendente architetto Maria Piccarreta e il presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Lecce architetto Rocco De Matteis. Al termine di ogni giornata è previsto un dibattito aperto al contributo di tutti i partecipanti.
Come previsto dalle disposizioni di legge, verrano rispettate norme per il contenimento epidemiologico