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“Fatti gravi in Consiglio: andiamo dal Prefetto”

“Oggi, in Consiglio Comunale, sono accaduti una serie di fatti gravi che hanno costretto una delegazione della minoranza consiliare composta dal consigliere Giampaolo Scorrano, dalla senatrice Adriana Poli Bortone e dal consigliere Andrea Guido a recarsi dal Prefetto, abbandonando l’Aula, non prima di aver votato “contro” la proposta di delibera di Consiglio sul Dup.

Passiamo ai fatti. Preliminarmente sono stati eccepiti (per mezzo di una questione sospensiva) una serie di “errori procedurali” sia sulla delibera inerente il Bilancio di previsione sia su quelle concernenti gli allegati obbligatori (Piano delle alienazioni e tariffe Peep). Difatti la proposta di deliberazione del consiglio comunale sul bilancio di previsione portata nella commissione del 14 settembre richiamava gli allegati sopra menzionati che, però, al momento dell’esame e della votazione in commissione non erano agli atti, salvo poi essere trasmessi (quattro giorni dopo) per il relativo parere di competenza.  Insomma, in commissione si è proceduto a votare una proposta di deliberazione carente della documentazione obbligatoria ai sensi di Legge.

Ad ogni buon conto la questione sospensiva proposta dallo scrivente è stata messa ai voti e bocciata “a colpi di maggioranza”. Inoltre, anche la proposta di delibera sul piano delle alienazioni e valorizzazioni è stata presentata in forma palesemente incompleta e carente di dati e documenti, nonostante nel corpo della stessa questi fossero chiaramente richiamati.
Anche questa eccezione, sollevata dalla senatrice Poli, non è stata ritenuta degna di nota. Ma c’è di più.
Per quanto attiene la proposta di deliberazione sul Dup, Scorrano ha presentato una questione pregiudiziale invitando tutti i colleghi a non discutere la suddetta proposta di deliberazione perché improponibile. Infatti, nel corso della discussione si è evidenziato come il Dup (Documento unico di Programmazione 2020 – 2022) che il sindaco ha sottoposto all’esame dell’Aula fosse evidentemente errato nella forma, nei contenuti e nelle relative previsioni e programmazioni.
Non vi è chi non abbia visto, infatti, come il Dup in esame facesse espresso riferimento (pagina 104) alla deliberazione del commissario straordinario n. 167 del 22.03.2019 sul Piano del alienazioni e non alla proposta di deliberazione di consiglio n. 206 del 04.09.2020 e, per quanto riguarda il piano triennale di fabbisogno del personale, alla deliberazione di giunta comunale n. 90 del 5 agosto 2019 (pagina 110) e non alla proposta di deliberazione di consiglio n. 226 del 31.07.2020. Il tutto, ovviamente, con relativi numeri, tabelle, allegati e previsioni che facevano riferimento al triennio 2019 – 2021 e non a quello 2020 – 2022 che era correttamente all’esame del Consiglio odierno. Anche questa richiesta pregiudiziale di non discutere la proposta sul Dup perché innegabilmente sbagliata, come ammesso dallo stesso sindaco e dal dirigente del settore economico finanziario, è stata messa ai voti e bocciata “a colpi di maggioranza”.

Finisce qui? Tutt’altro! Prima di procedere al voto sulla deliberazione inerente il Dup a discussione terminata e votazione già richiamata dal Presidente del Consiglio (e dal consigliere Scorrano richiesta con voto nominale), il sindaco “si è ricordato” di un emendamento che, però, a norma di regolamento non poteva essere più discusso nè tantomeno votato perché tardivo.  Si è accesa una discussione, il Presidente del Consiglio non ha preso la doverosa posizione ed ha rinviato ad un’interpretazione -molto personale- della segretaria comunale che, incredibilmente, ha ritenuto ammissibile l’emendamento in questione facendo procedere al voto. Davanti ad una serie di errori, mancanze, dimenticanze ed interpretazioni a dir poco soggettive, non abbiamo potuto fare altro che recarci dal Prefetto che, dopo averci ascoltato, ci ha invitato a formalizzare per iscritto le nostre legittime doglianze al fine di poter agire secondo le proprie competenze. Ovviamente ci riserveremo di agire anche nelle altre sedi deputate al rispetto delle regole, della trasparenza e della dignità dei consiglieri comunali.

Oggi abbiamo assistito, purtroppo, ad una delle pagine più indecorose della storia politica cittadina”.