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“Il Lecce è vivo” parola di Sticchi Damiani, ma bisogna avere testa

La voglia è quella di riprendere il cammino di crescita, interrotto bruscamente con la retrocessione in B, anche se le difficoltà sono molte. La dirigenza del Lecce si è presentata davanti ai giornalisti questa mattina per chiarire lo stato di salute del sodalizio giallorosso. Il presidente Saverio Sticchi Damiani, il vicepresidente Corrado Liguori, l’amministratore delegato Alessandro Adamo e il direttore generale Giuseppe Mercadante hanno parlato apertamente delle difficoltà che vive il calcio oggi nel periodo post-covid.
«I nostri conti sono in pareggio – afferma Sticchi Damiani – anche se non tengono conto dei costi di luglio e agosto quando abbiamo dovuto fare gli straordinari, muovendoci per l’Italia con voli charter e seguendo le direttive per la sicurezza sanitaria.» Sticchi Damiani e i suoi soci presero la squadra, che i Tesoro non avrebbero iscritto al campionato nel 2015, e la stanno gestendo con oculatezza in un momento in cui il mondo del calcio vive una situazione difficile. «Non ci sono introiti sebbene i costi siano gli stessi di prima della pandemia. Se non dovessero riaprire gli stadi, molte società sarebbero nei guai. Lo ha detto anche Gravina. Noi per fortuna abbiamo i conti in ordine, ma la situazione non potrà essere sempre florida, se rimarranno gli stadi chiusi. Inoltre c’è un problema dovuto ai fondi di investimento (che stanno acquisendo quote della Lega di A, immettendo nuove liquidità n.d.r.) che creerebbero un abisso tra squadre di A e di B»
Il Lecce si propone come una squadra che punta al vertice, ma il suo presidente fa capire che non ci saranno spese folli da qui alla fine del mercato. «Molti pensano che il paracadute per le società retrocesse dalla A ci consenta un mercato sontuoso. Non è così perché, tolte le mutualità da consegnare alle Leghe di B e C, ci restano sette milioni di euro e questi coprono solo la metà del monte ingaggi che ci portiamo dietro dalla massima serie. Abbiamo scelto Corvino e questo è il segnale che vogliamo essere competitivi. La società gli sta concedendo di operare in entrata e sono arrivati giocatori che hanno richiesto un esborso economico importante, anche per quelli che sono arrivati a parametro zero visto che ciò che non si paga alla società precedente, lo si paga al procuratore.»
La dirigenza giallorossa vuole una squadra concentrata per il prossimo torneo di B, che si prospetta pieno di insidie. «Sarà un campionato con almeno quattordici club ambiziosi. Dobbiamo fare tesoro di quanto accaduto due anni fa al Crotone e rimanere concentrati per non perdere colpi subito in quanto è facile restare invischiati nelle parti basse della classifica. Tutti devono essere in linea con i nuovi obiettivi di campionato perché la squadra ad oggi sulla carta è forte, anche se mancano alcuni elementi. Finora abbiamo ceduto giocatori che non rientravano più nel nuovo progetto tecnico. Stiamo, inoltre, provando a patrimonializzare quelli da acquisire, per questo alcune trattative non sono andate ancora in porto. Se avessimo accettato i prestiti secchi, avremmo già una rosa più ampia»
Sticchi Damiani vuole mandare un messaggio ai tre pezzi pregiati della rosa del Lecce. «Posso capire le ambizioni di alcuni elementi, ma se non arrivano offerte, bisogna accettare in modo positivo la permanenza in Salento. Mancosu soltanto ha avuto dei sondaggi dal Monza, in quanto c’era una clausola che noi avevamo inserito nel rinnovo per dargli l’opportunità di andare in un club prestigioso. Mancosu ha dato tanto al Lecce, è un giocatore che ha fatto tanto sacrifici per noi e se dovesse restare, darà il massimo.»
Le novità per il prossimo anno non verranno solo dal mercato, ma anche dagli sponsor. Per la prima volta non ci sarà un main sponsor, ma le aziende partner del Lecce si alterneranno come marchio principale sulle divise da gioco con blocchi di cinque o dieci match ognuna. Gli altri spazi sulla divisa sono già tutti occupati con marchi che da sempre accompagnano il Lecce. In più si aggiunge Viva Ticket che, se il Lecce dovesse vincere il nuovo bando comunale per la gestione del Via del Mare, potrebbe anche accompagnare con il suo nome la denominazione dello stadio giallorosso.

Photogallery a cura di Andrea Stella