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Paganini e Listkowski, tutto per il Lecce. «Qui per dare il massimo»

Sono due giocatori ai poli opposti per la carriera sin qui vissuta: un italiano con tanta esperienza e un polacco alla prima vera avventura fuori dal suo Paese. Paganini e Listkowski si sono ritrovati, però, sullo stesso binario con destinazione la maglia giallorossa. Alla corte di Corini dovranno essere interpreti del 4-3-3 che il mister ha indicato da subito come il modulo base per il nuovo progetto.

Un progetto ambizioso per Luca Paganini, che dopo otto stagioni ha lasciato il Frosinone alla ricerca di nuovi stimoli. «La mia esperienza con i gialloblù è stata caratterizzata da momenti esaltanti che porterò sempre con me, ma doveva finire prima o poi.» Questo afferma il nuovo esterno giallorosso che ha deciso di prendere il numero 7. «Adesso sono proiettato verso questa nuova stagione e sono orgoglioso di essere un giocatore del Lecce. Stiamo costruendo un nuovo progetto e la squadra si sta pian piano amalgamando per fare il bene della società.»

Paganini nel Frosinone ha giocato in più ruoli e per molti il suo modo di giocare potrebbe ricordare Cassetti, che fu adattato da Zeman nel ruolo di terzino. «Nello scorso torneo ho giocato da interno di centrocampo e anche da prima punta. Sono a disposizione del gruppo e farò ciò che mi chiederà il mister, perché mi trovo bene in più zone del campo.»

L’esterno destro, poi, conclude parlando delle difficoltà del torneo cadetto. «La Serie B è un torneo molto difficile e nessuna gara è scontata. L’importante sarà mantenere una certa continuità di rendimento e mantenere i nervi saldi in un campionato lunghissimo.»

Proprio per la lunghezza del torneo, Corvino ha voluto investire sul giovane Listkovski, nazionale U21 della Polonia in modo da garantire nuove energie in rosa. Il polacco ha preso la maglia 19 e sarà un jolly per Corini perché può giocare sia a centrocampo sia nel tridente come esterno. «Nella mia giovane carriera ho giocato già in un 4-3-3 ed ero sfruttato in più ruoli. La tattica del campionato italiano è differente da quella che si attua in Polonia e per questo dovrò lavorare sodo. Per fortuna parlo inglese e comunico per il momento in questa lingua oltre che con il linguaggio universale del campo di calcio. Nel prossimo futuro voglio imparare l’italiano.»

L’impatto con Lecce e con la società è stato positivo per lui che ha un grande estimatore in Boniek, ex tecnico giallorosso ad inizio degli Anni Novanta. «Sono molto felice di essere qui e mi sono sentito da subito a casa. Sono felice dei giudizi positivi nei miei confronti, ma per me sono solo stimoli per far meglio. A quale giocatore mi ispiro? Francesco Totti.»

Se Listkovski riuscisse ad esprimere anche sono un minimo del talento di Totti, il Lecce potrebbe ritenersi soddisfatto di un investimento che guarda al futuro. In questo frangente Corvino sta provando a regalare al club giocatori che possano essere un patrimonio per le casse societarie in un mercato non facile dove poche squadre stanno spendendo. Il Lecce è riuscito ieri a vendere all’AEK Atene l’ucraino Shakhov e ora proverà a prendere gli elementi che mancano in una rosa ancora deficitaria.