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A Fabiana Pacella il premio in memoria di Daphne

RONCHI DEI LEGIONARI (GORIZIA) – Il premio per la terza edizione del Premio “Leali delle Notizie – In memoria di Daphne Caruana Galizia” è stato assegnato alla giornalista salentina Fabiana Pacella. La motivazione del direttivo in merito alla candidatura approvata anche dal comitato scientifico è la seguente: «Giornalista coraggiosa e tenace che per amore della sua terra, la Puglia, non ha esitato a svolgere indagini e reportage sul panorama politico, imprenditoriale, economico e criminale pugliese. Lavoro che le è costato un incarico da addetto stampa e ritorsioni e querele temerarie per aver reso noti i collegamenti tra indagati eccellenti. Tra le inchieste di cronaca, quella che ha portato al commissariamento per infiltrazioni mafiose del Comune di Carmiano. Nonostante le minacce, Fabiana Pacella non si è mai tirata indietro e continua la sua lotta per la libertà di stampa, di espressione e di informazione».

Il prestigioso riconoscimento verrà consegnato alla vincitrice, come da tradizione, durante l’ultima serata della sesta edizione del Festival del Giornalismo che si terrà a Ronchi dei Legionari, Gorizia, dal 22 al 26 settembre. Il premio è stato realizzato dall’artista locale Franco Milani e verrà consegnato da un membro della famiglia di Daphne.
Il comitato scientifico per il 2020 formato da Rossano Cattivello direttore di “Il Friuli”, Enrico Grazioli direttore di “Il Piccolo”, Ester Castano “Lapresse”, Paolo Borrometi “Agi” e presidente di “Articolo 21”, Giuseppe Giulietti presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana e Cristiano Degano presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia ha avuto a disposizione due proposte di candidatura presentate da “Leali delle Notizie”.
Il verdetto è stato raggiunto senza necessità di intervento del direttivo dell’associazione culturale.
L’iniziativa ha ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, di Assostampa e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
“È un risveglio strano – spiega Pacella sul profilo Facebook –  con lo stomaco che va per i fatti suoi e i pensieri pure. I giornalisti non dovrebbero essere premiati così come non dovrebbero essere minacciati, dovrebbero solo essere liberi di fare il loro mestiere come se fosse una cosa normale. Perché è, una cosa normale”.
Dalla morte di Daphne Caruana Galizia, vittima di un attentato il 26 ottobre 2017, l’associazione “Leali delle Notizie” ha preso a cuore la sua vicenda e in accordo con la famiglia ha indetto un premio per ricordare tutti quei giornalisti che ancora oggi subiscono minacce, perdono la vita per il coraggio di raccontare la verità e di portare avanti il proprio lavoro con estrema professionalità e correttezza. Nelle sue inchieste su “Malta Indipendent” e sul suo blog “Running Commentary”, Daphne Caruana Galizia ha raccontato le collusioni tra gli interessi della politica e del mondo economico, vicende di corruzione e criminalità del suo Paese. L’associazione porta avanti una lunga battaglia perché si possa ottenere giustizia per Daphne, continua lottare per la libertà di stampa nel mondo. Ogni anno premia un operatore dell’informazione che in Italia come all’Estero ha saputo distinguersi per l’intenso lavoro d’inchiesta e ricerca, perpetrato a costo dell’incolumità propria e delle persone care.
“Questo premio è stato ritirato nelle edizioni precedenti da Federica Angeli e da Sandro Ruotolo – continua Fabiana Pacella –  due giganti prima ancora che due amici e colleghi. Non so se lo merito davvero, anche perché nasce in memoria di Daphne Caruana Galizia, che rappresenta una ferita e un orgoglio per l’intera categoria in tutto il mondo. Lo dedico a mia madre, a mio padre, a lei”.
Fabiana Pacella vanta una carriera ventennale costruita in diverse redazioni giornalistiche televisive e della carta stampata, tra le quali Nuovo Quotidiano di Puglia. La Gazzetta del Mezzogiorno, Tele Rama, Studio100, Reportime di Milena Gabanelli su Corriere della Sera, Sole24ore ed altre ancora. Si è occupata prevalentemente di cronaca nera, giudiziaria e inchieste. Sua la trasmissione Ombre, andata in onda su Studio100 e Sky. Inviata in Kosovo, ha realizzato un reportage sulla missione di pace delle forze Nato. Tra le inchieste seguite, quella su Antiracket Salento e Bcc di Terra d’Otranto, costata minacce e ritorsioni. Dal 2014 segue, scrivendo su diverse testate, le vicende giudiziarie che hanno colpito la Bcc Terra d’Otranto e dallo stesso anno è oggetto di continue querele temerarie da parte dell’istituto, nonostante i responsabili della presunta mala gestione, su cui indaga la Procura di Lecce, siano stati sostituiti negli incarichi ai vertici dell’istituto creditizio. È testimone dell’accusa nel processo contro i quadri dirigenti di Antiracket Salento, associazione finanziata dal Ministero dell’Interno, per la quale è stata addetta stampa fino alla scelta di abbandonare l’incarico denunciando “movimenti sospetti” al Ministero, al commissario straordinario di Governo per l’emergenza racket e usura e realizzando un’inchiesta che ha dato voce alle vittime, pubblicata sul Tacco d’Italia. Da inviata per una tv locale ha ricostruito a Parigi, le ultime ore del collega Sergio Vantaggiato, scomparso nell’agosto 2007 in seguito a una violenta rapina nella metropolitana di Bir Akeim. A sua firma diverse inchieste di cronaca, una delle quali ha portato al commissariamento per infiltrazioni mafiose del Comune di Carmiano.