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Giovanna Botteri: “Il diritto di cronaca non finisce mai”

OTRANTO – “Il diritto di cronaca non finisce mai”. Paroal di Giovanna Botteri, giornalista Rai, da sempre in prima linea per raccontare i fatti, con garbo e professionalità, senza tanti fronzoli. Perché la notizia resta la regina. Il resto è un contorno , a volte stucchevole, troppe volte strumentale. “Il diritto di cronaca – sottolinea la collega – è il diritto di tutti noi a sapere e conoscere la verità. Ecco perché non potrà mai rappresentare un’offesa, o, peggio, una violenza nei confronti di qualcun altro”.

“Certo – aggiunge Giovanna Botteri – è del tutto evidente che una cosa è la notizia e altra cosa sono le fake news o la propensione al depistaggio nel tentativo di  infangare qualcuno. “ In quel caso il discorso cambia. E la stessa onorabilità è un concetto del tutto legittimo “ma – avverte – non riguarda il diritto di cronaca né, tanto meno è legato all’autentico accesso alla verità”.

Giovanna Botteri è tra le vincitrici del premio “Caravella del Mediterraneo 2020”, un riconoscimento che rappresenta l’incrocio dei mari e delle culture del Mediterraneo, scenario millenario di scambi commerciali, linguistici e sociali tra Oriente ed Occidente e filo conduttore del Festival, intorno al quale si sviluppano ogni anno focus e approfondimenti. Il premio è stato assegnato in occasione del Festival dei Giornalisti del Mediterraneo, evento ideato e organizzato dal collega Tommaso Forte. Un’occasione per accendere i riflettori sul futuro dell’informazione.

In questo particolare momento storico, tuttavia, è assai difficile fare informazione. Non fosse altro perché siamo sommersi da una valanga di notizie o presunte tali. “C’è bisogno allora – suggerisce Giovanna Botteri – di qualcuno che ti guardi, che ti dia gli strumenti necessari per capire la differenza tra una notizia vera e una fake news”. E in questo senso diventa fondamentale il ruolo del giornalista, di quello che ha studiato e si è fatto le ossa dopo una lunga gavetta. Senza alcuna scorciatoia. Solo per amore di questo mestiere. E per rispetto dei propri lettori.

Photogallery a cura di Leonardo Negro