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Sant’Oronzo, la banda prova a tenere viva la festa dei leccesi

LECCE – E’ una festa in tono minore. Tutta colpa della pandemia che ha congelato i tradizionli appuntamenti civili e religiosi che accompagnano da una vita i festeggiamenti in onore dei Santi Patroni di Lecce, Oronzo, Giusto e Fortunato.
Ad allietare e a provare a far dimenticare bancarelle, luminarie e fuochi d’artificio ( i grandi assenti di quest’anno) è stata la banda cittadina, “Gran Concerto Bandistico della Città di Lecce”.
Fino al prossimo 26 agosto, la banda attraverserà diversi quartieri del capoluogo salentino, comprese le marine, ogni pomeriggio a partire dalle 18 e fino a sera, portandovi le note delle più celebri composizioni tradizionalmente eseguite nei giorni della festa patronale di Lecce.
La banda  – nata a febbraio scorso grazie alla volontà dell’Associazione Musicale Salentina sotto la guida del presidente Gianluca Perrone e col supporto dell’Associazione PugliArmonica, in memoria del Maestro Nino Farì, una figura cardine del panorama bandistico salentino e pugliese – è diretta dal maestro Giovanni Pellegrini ed è  composta da 35 elementi.
I leccesi dovranno invece accontentarsi solo di qualche scampolo di luminarie: appositi archi sono stati posizionati solo all’ingresso di Piazza Duomo, presso il Santuario di Sant’Oronzo fuori le mura, in via Adriatica, e presso la statua del Santo in corso di restauro nel Salone al pianterreno di Palazzo Carafa, su via Rubichi.