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Lavoro, boom di richieste nel settore agricolo

LECCE – In periodo di crisi economica l’agricoltura ritorna in voga. E aumenta il numero di persone che cerca lavoro tra i campi.

Negli ultimi mesi, infatti,  si sarebbe registrato nei motori di ricerca un vero e proprio boom di richieste per quanto riguarda le attività agricole.

È quanto fa sapere Coldiretti Puglia, sulla base di un’analisi condotta dal portale Indeed per la ricerca di lavoro, con le parole chiave lavoro agricolo (+1.035%), operai raccolta (+ 824%), ed aziende agricole (+ 5.62%), risultate tra le più digitate. Dati che hanno spinto spinto Coldiretti Puglia e Porta Futuro Bari, il job centre di nuova generazione a supporto delle esigenze di lavoro, a unire le forze in un progetto innovativo.

“Per combattere le difficoltà occupazionali – spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – i due portali Job in Country di Coldiretti e di Porta Futuro Bari, lavoreranno in sinergia offrendo un servizio di selezione del personale a seconda delle esigenze delle imprese agricole, evitando agli imprenditori agricoli di dover occuparsi personalmente dello screening dei curricula e dei colloqui con i candidati”.

Job in Country è nata come banca dati, autorizzata dal Ministero del Lavoro, pensata da Coldiretti Puglia per le aziende agricole che assumono lavoratori con alle spalle esperienze lavorative diverse, come operai, blogger, responsabili marketing. Ma non mancano anche studenti universitari, pensionati e addirittura cassaintegrati, disposti ad avvicinarsi a un mestiere totalmente differente, dando allo stesso tempo una mano agli agricoltori in difficoltà e salvare i raccolti. Job in Country è dunque un luogo di incontro, prima virtuale e poi diretto, dove entrano in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità.

“Vanno infatti specificate – precisa la Coldiretti – mansioni, luogo e periodo di lavoro ma anche disponibilità e competenze specifiche in un settore dove è sempre più rilevante la richiesta di specifiche professionalità. L’attività è svolta direttamente nelle singole province attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio.”