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Di.vergo, tirocini e contratti grazie a Intesa San Paolo

LECCE – Un sostegno allo sviluppo del Laboratorio creativo Div.ergo giunge dal Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo. È stata deliberata nei giorni scorsi, infatti, l’erogazione di un importante contributo di 76mila euro per l’implementazione del progetto promosso dalla Fondazione Div.ergo-Onlus di Lecce, che nel dicembre del 2019 ha tagliato il traguardo dei 10 anni di vita e ad inizio giugno ha ricevuto l’importante riconoscimento del premio nazionale “Angelo Ferro” – edizione 2020 per l’innovazione nell’economia sociale, unica realtà del Centro-Sud.

Grazie ai fondi di Intesa Sanpaolo, sarà possibile attivare per persone con disabilità intellettiva sette tirocini formativi retribuiti e tre contratti di lavoro part-time. Le altre azioni ideate riguardano la crescita delle competenze artistiche e culturali dei destinatari dell’esperienza. Il finanziamento costituisce un significativo riconoscimento all’opera di inclusione sociale, culturale e lavorativa fin qui svolta dalla Fondazione.

Accanto alla Fondazione Div.ergo-Onlus, in questo percorso ci saranno l’Associazione di volontariato C.A.Sa. ed il Comune di Lecce – Assessorato al Welfare, con i quali nel corso dei 12 mesi di progetto saranno avviate iniziative di promozione della cultura della diversità, incontri culturali e conferenze per far maturare nella cittadinanza la consapevolezza che è realmente possibile una città più inclusiva, a misura dei sogni e delle legittime aspettative di autonomia di tutti: un cambio di paradigma nelle politiche di inclusione attiva delle persone con disabilità, a partire da progetti concreti che ne testimonino la fattibilità e la sostenibilità, anche economica.

Il lavoro è il più efficace veicolo di inclusione per le persone che vivono la disabilità – dichiara l’assessore al Welfare Silvia Miglietta – questo progetto offrirà a dieci ragazzi di fare questo fondamentale passo avanti e l’amministrazione comunale, la comunità tutta, sarà al loro fianco. Mi congratulo con Div.Ergo per l’eccellente lavoro che svolge quotidianamente e che giustamente riceve un riconoscimento che va oltre la dimensione territoriale”.

Il Fondo di Intesa San Paolo offre alla Fondazione – dichiara la dottoressa Maria Teresa Pati, presidente di Fondazione Div.ergo-Onlus – quel sostegno indispensabile per riprendere la nostra avventura dopo questo tempo segnato dal lockdown – vicenda dal fortissimo impatto penalizzante su quanti affrontano già abitualmente il quotidiano con il disagio di un contesto non a propria misura. Gli operatori e i volontari, per 3 mesi impegnati nella ricerca di modalità altre, diverse alla presenza e al contatto fisico, ma ugualmente coinvolgenti e capaci di toccare e rendere protagonisti ogni giorno gli artisti del Laboratorio sia pur a distanza, possono tornare non solo all’incontro faccia a faccia con loro, ma anche a progettare nuovi percorsi di autonomia e continuare quanto già avviato. Poco prima della sospensione, si muovevano i primi passi per un approccio al valore del denaro, che non è scontato per chi ha una disabilità intellettiva, alla scoperta della banca e dei sistemi alternativi di pagamento. Riprenderemo da qui, sostenuti dalla novità dei tirocini”.

La pandemia di Covid-19 ha rivelato l’esistenza di una poderosa rete di solidarietà tra le persone, in grado di reggere tante situazioni di difficoltà”, fa notare il dottor Eupremio Luigi Greco, presidente dell’Associazione di Volontariato C.A.SA., partner del progetto, che opera da quasi 30 anni a favore dei piccoli e di coloro che sono ai margini della vita sociale e culturale della città. “Siamo stati onorati di aver visto riconosciuto il progetto Laboratorio creativo Div.ergo come parte solida e innovativa di questa rete che permette ogni giorno a tanti giovani e giovani adulti di partecipare in maniera attiva e creativa alla vita culturale, sociale e artistica della città”.

Eliminare le disuguaglianze nelle opportunità di pratica e partecipazione culturale e artistica dovute a motivi fisici, economici e sociali, abbattere le barriere di accesso, tangibili e intangibili, è un presupposto irrinunciabile per una piena inclusione sociale. Lo ribadisce l’articolo 30 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, promulgata nel 2006 e dal 2009 ratificata dal Parlamento italiano, che impegna gli Stati membri a rimuovere ogni ostacolo a una partecipazione piena e attiva anche alla vita culturale e artistica delle persone con disabilità. Una ricca vita culturale può avere impatti significativi sulla soddisfazione delle persone per la vita nel suo complesso.

Come viene affermato nel rapporto Istat del 2019 Conoscere il mondo della disabilità: persone, relazioni e istituzioni, “negli ultimi anni, la questione dell’accessibilità fisica è entrata infatti a fare parte di molte decisioni operative quotidiane, anche per precise disposizioni di legge che riguardano i locali pubblici, come cinema, teatri, musei. Le esigenze delle persone con disabilità cognitive e intellettive restano invece ancora largamente disattese”.

La gestione del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo privilegia le iniziative relative a inclusione sociale, contrasto al disagio sociale e alla povertà, prevenzione e cura delle malattie, sostegno alla disabilità e a progetti di cooperazione internazionale. Previsto dallo Statuto, il Fondo fa capo alla Presidenza della Banca e permette di stanziare una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona.