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Salvemini: “Scuola? Una confusione generale”

 

“In questa discussione – con passaggi surreali – legati alla ripresa dell’anno scolastico a settembre c’è una considerazione di fondo ignorata dal Ministero e dalla task force:

Da settimane bambini e adolescenti italiani hanno ripreso a incontrarsi, a giocare, a stare assieme. Basta affacciarsi dai balconi o scendere per strada per accorgersene.

Abbiamo detto loro che è pericoloso vedersi a scuola; abbiamo spiegato loro che è imprudente vedersi per il saluto di fine anno; abbiamo anticipato loro che dal 15 giugno potranno partecipare ai campi estivi.

Si fa finta di non vedere che quanto viene prescritto negli edifici scolastici non vale al di fuori di essi.

Non può essere la dicotomia luogo chiuso/luogo aperto l’unica spiegazione di questa dissociazione.

C’è di fondo una confusione generale che si manifesta con annunci slegati dal dato di realtà. Come la previsione di banchi scolastici in plexiglass.

Ribadisco: l’emergenza formativa è ancora in corso, nonostante rassicurazioni del Governo.

Non è nata ieri – sia chiaro – ma l’emergenza Covid ha amplificato ulteriormente.

Essa non è meno importante – ripetiamocelo – di quella sanitaria, economico, sociale.

Con una constatazione conclusiva: che se avessimo affrontate anche queste con uguale approssimazione oggi staremmo molto peggio”.