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La macchina della solidarietà pronta a donare buoni spesa ai leccesi

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LECCE – Millecinquantacinque istanze complete ricevute su whatsapp al numero 335 1825275 e 511 richieste di supporto e assistenza nella compilazione delle domande giunte al numero verde 800 270850. E’ questo il bilancio della giornata di ieri realtivo alle richieste di buoni spesa per venire incontro alle persone che si trovnao maggiormente in difficoltà in un momento come questo. A fornire i  numeri ès tato il vicesindaco di Lecce, Alessandro Delli Noci. “E’ un dato importante – spiega – perché la procedura messa in campo ci ha permesso di evitare che 1055 persone fossero costrette ad uscire dalle proprie case per recarsi negli uffici comunali. Abbiamo evitato che si creassero assembramenti che rappresentano un rischio per la nostra salute. Siamo al lavoro, tutti, per fare in modo che la parte più fragile della nostra comunità ottenga questi aiuti attraverso un processo snello, semplice e sicuro. Ciascuno sta facendo la sua parte, da giorni oramai. Grazie ai miei concittadini per la pazienza con la quale hanno atteso in linea il proprio turno e grazie all’azienda Transcom e agli operatori per la loro professionalità e l’ottimo servizio offerto”.

A partire dalle prossime ore inizieranno le consegne a domicilio alle famiglie dei buoni spesa per consentir eloro di rifornirsi nei supermercati e nei negozi convenzionati (qui la lista in aggiornamento: bit.ly/convenzioni_buonispesa).

Il Comune di Lecce integrerà le risorse statali impiegate per i buoni spesa, con quelle che la Regione Puglia ha assegnato ai Comuni: si tratta di ulteriori 229mila euro che ci consentiranno di aiutare ancora più famiglie.

“Un numero così elevato di richieste in un solo giorno – afferma il sindaco Carlo Salvemini – conferma che accanto all’emergenza sanitaria dobbiamo prepararci ad affrontare una emergenza sociale senza precedenti.
alla quale lo Stato dovrà dedicare attenzioni, risorse, politiche mirate. questo primo aiuto ci serve dare respiro, ossigeno quantomai necessario a queste famiglie. Con tutta probabilità, tra poche settimane, in assenza di una ripresa dell’attività economica, occorrerà rinnovare questo impegno”.