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“Tamponi per tutto il personale delle Rsa”

05BARI – “Risposte efficaci per accorciare la distanza tra pubblico e privato, garantendo a tutti gli attori coinvolti nella cura delle persone in difficoltà di sentirsi coinvolti senza distinzioni”. È questo, in sostanza, il messaggio che Fac Puglia – Forum delle associazioni di categoria delle strutture e dei servizi socio sanitari della Puglia – manda al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Nella lettera inviata al Governatore pugliese, Fac si schiera a tutela delle Rsa, ponendo l’accento sulle condizioni degli operatori, che stanno affrontando l’emergenza coronavirus all’interno delle strutture, cercando di assicurare il massimo sostegno agli anziani ospiti.

Per l’organizzazione, è assolutamente necessario sottoporre il personale sanitario e non delle Rsa al tampone rino-faringeo, seguendo cosi la circolare emessa dal direttore generale del Ministero della Salute.

Inoltre, viene sottolineato come, in caso di positività di un operatore o di un ospite della struttura, l’Asl competente dispone la quarantena di tutti i preposti, provocando inevitabilmente una carenza di personale.

Tuttavia, si legge nella lettera, “la soluzione di trasferire gli ospiti in altre strutture è, a nostro avviso, tra le peggiori, per due ragioni: la prima è data dall’elevato rischio di diffusione del virus, creando nuovi focolai; la seconda è data dal fatto che tale soluzione non tiene conto della tipologia degli ospiti, i quali sono spesso affetti da patologie che porterebbero ad un disorientamento spazio – temporale, che aggraverebbe ancor di più gli equilibri già labili”.

Si fa presente come l’introduzione di personale Asl, all’interno delle strutture socio – sanitarie, nonostante l’encomiabile impegno, abbia provocato disagi notevoli. È chiaro il riferimento alla Rsa La Fontanella di Soleto, che in questi giorni ha rappresentato un caso drammatico, sfociato in un’inchiesta giudiziaria, a causa – secondo le accuse mosse dai familiari – dell’assenza delle dovute cure agli anziani ospiti, o del mancato idoneo riconoscimento degli stessi.

Fac Puglia chiede quindi l’assunzione di un coordinatore dell’unità di crisi, e l’obbligatorio coinvolgimento di figure operative della struttura “seppur in remoto, se poste in quarantena”, così come previsto dal protocollo operativo di emergenza.

Accanto all’aspetto logistico si pone il problema economico: “Emerge una situazione di crisi della liquidità finanziaria, data da il ritardo o il mancato versamento delle rette di soggiorno private, l’annoso ritardo da parte di (solo) alcune Asl, i posti non occupati a causa della sospensione dei ricoveri”.

A tal proposito, Fac chiede al Presidente Emiliano l’ampliamento dei posti letto a disposizione delle Rssa e, di conseguenza, il pagamento anticipato dei suddetti posti dell’80-90% a carico delle Asl, oltre al rimborso delle spese di acquisto dei materiali di prevenzione, fin qui acquistati.

“Queste le proposte – conclude l’organismo di categoria – che le chiediamo siano ponderate, e per le quali richiediamo un cortese ma celere riscontro, considerata la situazione emergenziale in corso”.