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Cassa integrazione, “in Puglia procedure più farraginose”

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LECCE – Con l’emergenza coronavirus moltissime aziende stanno ricorrendo alla cassa integrazione per i propri dipendenti. La procedura per la presentazione delle domande è disciplinata da ciascuna Regione, tramite appositi accordi quadro. Per la presentazione delle domande finalizzate ad ottenere la cassa integrazione, la Regione Puglia chiede che la stessa sia “in regola con la vigente normativa in materia di bollo”, che equivale a dire che prima di presentare la domanda, il datore di lavoro deve acquistare una marca da bollo e, solo successivamente, inviarla via pec alla Regione Puglia.

Altre regioni, come per esempio la Liguria – afferma Diego Palumbo, delegato allo sviluppo economico ed alla sicurezza di Cambiamo!, Lecce – prevedono una procedura per cui è sufficiente una comunicazione telematica, senza la necessità di alcuna marca da bollo o ulteriori oneri aggiuntivi”.

“Ma è mai possibile si chiude – aggiunge Palumbo – che in una situazione come quella attuale si debbano vessare i cittadini anche per banalità simili? È mai possibile che la Regione Puglia riesca ad andare contro i cittadini con procedure burocratiche inutili, anche in situazioni come questa?”. Interrogativi che rivolge  direttamente al governatore Emiliano per evitare disparità di trattamento e rendere più snelle le procedure.