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Aiuti e sorrisi: i volontari dello Smom soccorrono i malati di Coronavirus 

 

BARI – Tutti abili e arruolati. Per fronteggiare e contenere il coronavirus – accanto a medici, infermieri, poliziotti, carabinieri, finanzieri, militari dell’Esercito, agenti di Poliza Locale e volontari della Protezione Civile – sono scesi in campo anche i militari dello Smom (Sovrano Militare Ordine di Malta), una delle istituzioni più antiche della civiltà occidentale e cristiana. Ha relazioni diplomatiche con più di 100 Stati e con l’Unione Europea ed ha lo status di osservatore permanente alle Nazioni Unite. È neutrale, imparziale e apolitico. Oggi l’Ordine di Malta opera in 120 paesi dove fornisce assistenza alle persone bisognose attraverso le sue attività mediche, sociali e umanitarie. E’ quello che sta facendo in questa occasione nel nostro Paese per dare una mano a quanti si trovano in difficoltà e hanno bisogno di cura e assistenza. I volontari dello Smom sono in prima linea all’ospedale Di Venere di Bari per fornire supporto, concreto e logistico, all’accoglienza nel Pronto soccorso al personale medico ed infermieristico impegnato nell’attività di cura e trattamento del covid-19. “Quando arrivano i malati – spiega Fabrizio Camilli, leccese, ex assessore regionale, in servizio a Bari tre giorni la settimana in qualità di sottotenente commissario dello Smom – smistiamo i pazienti in arrivo tra il pre-triage ed il pronto soccorso. Ma vi assicuro che no è la situazione è delicata e complicata. Qui arriva gente spaventata che chiede sempre e comunque se ce la faremo e quando finirà. Mi ha sorpreso come siano ricomparsi insieme alla paura valori come la buona educazione ed il rispetto per la divisa. Ci riempie di orgoglio notare il senso di sicurezza che la gente riscopre vedendo noi volontari pronti e sempre disponibili ad offrire il nostro aiuto, a dare ascolto e a dare tutte le spiegazioni necessarie. Sta nascendo un nuovo senso di comunità che si spera rimanga anche dopo sostituendosi all’arroganza ed alla prevaricazione che in alcune parti delle nostre città sono radicate da tempo”. La richiesta di ricevere supporto logistico dallo Smom – coordinato dal tenente Giuseppe Cianciola – è giunta direttamente dalla Direzione generale della Asl di Bari.