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Ad Aradeo nessun contagio. Il sindaco: “Grazie a tutti”

ARADEO – “Cari concittadini, voglio dirvi che tutto quello che è stato fatto fino a questo momento, è stato un compito svolto egregiamente, e vi devo ringraziare. Agendo in quel modo, stiamo dimostrando di poter risolvere le problematiche relative al coronavirus”. Sono le parole del sindaco di Aradeo, Luigi Arcuti, che si congratula con l’intera cittadinanza, brava a seguire le indicazioni impartite, al fine di superare l’emergenza coronavirus.

Era di Aradeo infatti il paziente 1 del Salento, contagiato dal Covid-19; il cinquantottenne parrucchiere, contro il quale si era scatenata l’ira funesta, ed ingiustificata, dei social. 

Rispetto alle insistenti voci, rivelatesi fake news, l’unica contagiata in città, oltre all’uomo parrucchiere, è proprio la moglie. Altre persone, circa un centinaio, sono state obbligate alla quarantena, senza aver contratto il virus. 

A distanza di tre settimane – il caso è emerso nella serata del 2 marzo scorso – la città di Aradeo può affermare con forza di aver superato la tempesta, sanitaria e mediatica, in cui era stata travolta.

Nella mattinata odierna, abbiamo rintracciato al telefono il sindaco Arcuti: “Ho semplicemente seguito ciò che occorreva fare per arginare il problema e lo stesso è stato fatto dalla cittadinanza”.  Anche il vicesindaco, Georgia Tramacere, volge un plauso alla cittadinanza, continuando però a tenere alta l’attenzione: “Non si può dire che l’emergenza sia passata, ma dobbiamo continuare a rimanere a casa per poter superare la crisi”. “I cittadini di Aradeo, sin dal primo momento – continua Tramacere – hanno rispettato le regole, ed il fatto che cento persone sono uscite dalla quarantena ne è la dimostrazione. Ovviamente a loro va tutto il nostro ringraziamento, incitandoli a continuare ad essere così ligi, rimanendo in casa e preservando la loro salute e quella dei propri cari”.

Nei giorni trascorsi, come testimoniano le stesse foto inviateci dal primo cittadino, Aradeo è stata sanificata grazie al lavoro svolto dagli operatori ecologici. Inoltre, sono state chiuse al pubblico le aree pubbliche ed i parchi, come previsto dall’Ordinanza emanata dal Ministero della Salute.