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Coronavirus, “Cerco una cabina telefonica”: denunciato

LECCE – Nella giornata odierna l’attività della Polizia Locale si è concentrata sulla verifica del rispetto delle nuove limitazioni introdotte nella serata di ieri dall’ordinanza del ministro della Salute, finalizzate ad un’ulteriore limitazione degli spostamenti. Passate in rassegna tutte le stazioni di servizio del centro urbano e della tangenziale, che sono risultate tutte chiuse o ridimensionare negli spazi aperti al pubblico con la chiusura delle aree destinate alla somministrazione di alimenti e bevande.

In tutto sono state controllati 27 esercizi commerciali, 13 dei quali sono risultati chiusi e 14 aperti nel rispetto delle norme sul contingentamento delle presenze.

Verificata la chiusura dei posteggi di vendita di frutta e verdura nei mercatini delle erbe. Controllati tutti i parchi cittadini e su segnalazione di assembramenti piazzetta Giosuè Carducci- ex Convitto Palmieri, piazza Libertini, i campetti di via Volturno nel rione Santa Rosa, via vecchia Carmiano, via Menga e traverse limitrofe. Tutti i sopralluoghi hanno dato esito negativo.

Fino al primo pomeriggio sono state acquisite 27 autocertificazioni di motivazioni per lo spostamento, anche mediante un posto di controllo in viale della Repubblica.

Due persone state deferite all’autorità giudiziaria ai sensi dell’articolo 650 del codice penale.: una donna residente in zona San Pio sorpresa in piazza Sant’Oronzo “alla ricerca di una cabina telefonica” ed un uomo residente nelle vicinanze del Cimitero trovato in piazza Ludovico Ariosto senza giustificato motivo.

Al numero 0832 230049, dedicato all’assistenza della popolazione, i volontari della  protezione civile hanno ricevuto 63 chiamate, di cui 24 per richieste di farmaci, 16 di generi alimentari e 23 di informazioni. Si specifica che la protezione civile offre il servizio di consegna dei generi alimentari, mentre la spesa rimane a carico del richiedente.

Una richiesta è stata evasa attraverso il servizio di messaggistica dedicato alla comunità locale di audiolesi e sordi attraverso il numero 360 1055312.