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Coronavirus, Emiliano: “Non è né la peste né il vaiolo”

LECCE – Massima attenzione, non allarmismo. E una stilettata al governo. Sulla vicenda coronavirus il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano promuove il testo unico approvato a Palazzo Chigi che “considera livelli di allarme in modo proporzionato” e torna a battere il tasto legato alla carenza di posti letto nel caso in cui dovesse scattare l’emergenza anche in Puglia: “Il vero rischio . ha detto a margine di un convegno su ambiente e salute al museo provinciale “Castromediano” di Lecce – sta nell’eventualità che il picco ordinario di influenza si sommi con quello del coronavirus e mandi in tilt nostro sistema sanitario Non per i casi ordinari che sono il 99,7 per cento, ma per numero di complicazioni. Rischiamo di non avere posti di rianimazione, pneumologia, e via discorrendo”. Di qui l’invito del presidente della Regione a fare quadrato ma anche una tirata dì orecchie al Governo: “Cerchiamo di rallentare tutti assieme la diffusione dell’ondata supplementare. Certo se ce lo avessero spiegato meglio… Qui c’è gente che mi chiama come se dovesse andare in un lazzaretto manzoniano. Purtroppo influenza l’anno scorso in Italia ha colpito otto milioni di persone in Italia. Il coronavirus forse è più pericoloso, ma parliamo di decimali di punto. E in ogni caso non è né la peste e né il vaiolo…”. Insomma, la Puglia si prepara al peggio ed è pronta a rafforzare le proprie strutture sanitarie per accogliere e curare eventuali contagiati.