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Salvini ai suoi: “Non mi interessa la bandierina”. E Fitto scalda i motori

 

Era atteso per mettere la parola fine alla ipotetica diatriba sulle regionali, o per dare un taglio netto alla vicenda. È arrivato pronunciando parole sibilline, ma che sono risuonate ben chiare ai più.
Le dodici ore salentine di Matteo Salvini sono terminate a Secli, con la visita al centro riabilitativo Santa Laura (nelle foto e nel video in basso), ma hanno avuto inizio nella serata piovosa di Squinzano, dove i sostenitori pugliesi della Lega si sono riuniti davanti al proprio leader,nel capannone dell’Oleificio sociale, divorato dal dramma Xylella, ed attualmente inutilizzato per mancanza di lavoro.

Nelle previsioni degli addetti ai lavori, il discorso di Salvini poteva rappresentare uno snodo cruciale per la scelta del candidato alla corsa per la Regione Puglia. Di fatto, il segretario della Lega non ha posto alcun veto a Raffaele Fitto – contestato più volte dai leghisti salentini – ma ha preferito parlare di collettivo e, soprattutto di progetto: “Non facciamo questioni personali. Se dovessimo fare questioni di partito e mettere le bandierine, dovremmo avere tutto noi, visto che la Lega è ampiamente il primo partito in Italia. Non mi interessa mettere la bandierina. A me interessa scegliere le donne migliori e gli uomini migliori. Io lavoro per un centrodestro unito, non diviso”. Parole da leader, non solo di un singolo partito, ma di un’intera coalizione. Un passo avanti. Salvini sembra evitare di guardare all’orticello della Lega per abbracciare gli obiettivi dell’intero centrodestra.

Ciò che conta, per il senatore leghista, è “mandare a casa Emiliano ed il Pd”, attraverso una campagna elettorale di “proposte”. “Qui c’è un ritardo infrastrutturale da recuperare, con ferrovie a binario unico. E c’è la questione legata ai tanti ospedali”. Salvini sente attorno a sé l’appoggio dei suoi sostenitori: “Ho sentito tanti pugliesi che mi chiedono dopo i governi Vendola – Emiliano di cambiare passo, e non è un sì o un no a tizio e caio che cambierebbe le cose”.

Alla Lega pugliese, dunque, sembra che non resti altro che imboccare la strada indicata dal suo “Capitano”, quella che porta alla candidatura alla Regione Puglia di Raffaele Fitto, l’unica candidatura possibile per il centrodestra.
L’attuale europarlamentare di Fratelli d’Italia resta ancora nell’ombra, facendosi sentire mediante qualche twitt sporadico, in attesa dell’investitura ufficiale a candidato governatore.
Intanto, gli ultimi sondaggi (il Giornale) danno l’ex governatore in vantaggio sullo sfidante Emiliano, a patto che non ci siano divisioni interne dell’ultima ora.