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Parkinson, arriva un neurostimolatore intelligente

BRINDISI – Per la prima volta in Italia e in una struttura pubblica è stato impiantato un nuovo e avanzatissimo neurostimolatore per la “Deep Brain Stimulation”, la stimolazione cerebrale profonda, in un paziente affetto da malattia di Parkinson. L’eccezionale intervento è stato eseguito nel nosocomio “Antonio Perrino” di Brindisi mercoledì 18 febbraio.

L’impianto del “Medtronic Percept PC” con tecnologia “BrainSense” è stato eseguito nel Centro regionale di Chirurgia funzionale della malattia di Parkinson. L’intervento perfettamente riuscito è stato portato a termine da un’equipe di neurochirurghi e neurologi in stretta collaborazione dal 2017, epoca del primo intervento in Puglia di DBS.

Un dispositivo innovativo che risulta essere l’unico sistema di stimolazione cerebrale profonda che consente di rilevare “on-line” l’attività dei neuroni cerebrali direttamente dagli elettrodi impiantati, in questo caso specifico nei nuclei subtalamici, durante sollecitazione al paziente. Ne deriva un reale e continuo monitoraggio degli eventi elettrici a livello cerebrale. In più i segnali captati possono essere registrati e memorizzati sullo strumento stesso.

La rilevazione dell’attività elettrica “Local Fields Potential” del target cellulare consente una correlazione con lo stato clinico, con eventuali effetti collaterali associati alla terapia farmacologica e con eventi della vita quotidiana segnalati dal paziente. Il  neurologo sarà così in grado di ottimizzare i parametri di stimolazione.

“È un passo in avanti verso un prossimo sistema di stimolazione profonda “intelligente” (adattiva) capace di regolare automaticamente la stimolazione cerebrale in base all’attività elettrica registrata”, ha spiegato il professor Passarella, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia e parte integrante dell’equipe medica composta dal dottor Francesco Romeo responsabile dell’Uoc di Neurochirurgia, il dottor Piermassimo protoneurochirurgo, la dottoressa Francesca Spagnolo, neurologa referente per la malattia di Parkinson e i disordini del movimento, la dottoressa Emanuela Leopizzi, neurofisiopatologa, il dottor Marco Frizzi, tecnico di Neurofisiopatologia e nella circostanza, il dottor  Fabrizio Picoco, anestesista.

“Oggi – ha dichiarato il direttore generale della Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone – grazie alla consolidata esperienza e professionalità dei nostri medici, la sanità brindisina vanta un altro importante progresso in medicina con l’utilizzo di tecniche innovative che rappresentano opportunità di cura e miglioramento della qualità della vita dei pazienti affetti da una patologia degenerativa e altamente invalidante”.

Il primo intervento in stimolazione cerebrale profonda è stato eseguito con successo e per la prima volta in Puglia nel gennaio 2017 nell’ospedale brindisino, divenuto centro di riferimento regionale per il trattamento chirurgico della malattia dopo soli due anni.

Non solo, grazie gli ottimi risultati raggiunti nella cura della malattia di Parkinson la Puglia è in grado di offrire prestazioni sanitarie innovative, in linea con le regioni del nord Italia.