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Mercato, Liverani soddisfatto a metà. E col Toro sarà un Lecce decimato

 

LECCE – Finito il mercato, il Lecce si tuffa nel campionato nella speranza di risalire la china dopo un periodo difficilissimo. I giallorossi hanno raccolto solo un punto nelle ultime sei gare, ma soprattutto hanno mostrato un’involuzione dal punto di vista del gioco e della determinazione. «Non nego che ci siano problemi in squadra, ma non si può dire che i ragazzi non lottino». Così afferma Liverani alla vigilia del match contro il Torino (domani al Via del Mare alle ore 18. «Il Verona domenica scorsa si è dimostrato più forte di noi. Viviamo un momento molto delicato dove ci mancano a turno sempre degli elementi e, se si prendono due gol in pochi minuti, è facile disunirsi. Adesso dobbiamo pensare a riprenderci perché siamo in corsa per salvarci e perché anche le altre contendenti hanno dei problemi. Altrimenti non sarebbe così bassa la quota salvezza».

Domani nella sfida contro i granata, il tecnico giallorosso dovrà fare a meno di cinque uomini (Gabriel, Tachtsidis, Babacar, Farias e Meccariello) e un altro, Petriccione, non ha mai visto il campo di allenamento questa settimana. «Devo capire oggi se e quanto Petriccione potrà darci una mano domani a gara in corso. Con l’assenza anche di Tachtsidis, proporrò Deiola davanti alla difesa.Barak e Saponara stanno discretamente bene ed hanno il 50% di possibilità di partire dall’inizio. Paz lo incontro per la prima volta oggi, quindi non so se lo schiererò dal primo minuto riproponendo la difesa a tre, oppure tornare a quella a quattro.»

Il sentore è che Liverani tornerà al modulo classico con il ritrovato Calderoni sulla corsia di sinistra della difesa a quattro, un centrocampo a tre con Majer, Deiola e Barak e, poi,Mancosu dietro agli unici due attaccanti disponibili, Lapadula e Falco. «Farias preoccupa perché non riesce ad allenarsi con continuità e, vista l’assenza di Babacar, potrei schierare in attacco a match in corso uno tra Barak, Mancosu o Saponara. Il Torino è una squadra viva e questo è per noi un campanello d’allarme. In coppa ha costretto il Milan ai supplementari, quindi non direi che è una squadra in crisi solo per aver sbagliato la partita contro l’Atalanta che quest’anno ha dato lezioni a molte squadre in campionato. Abbiamo battuto i granata all’andata? Troppe cose sono cambiate da quella partita e non mi piace guardare indietro».

Liverani, poi, parla del mercato e ammette che qualcosa è andato storto nelle trattative. «Non siamo riusciti a fare tutto quello che ci eravamo promessi di fare. Abbiamo solo venti giocatori di movimento e solo il centrocampo è numericamente adeguato. I giocatori arrivati potranno aiutarci, ma sono comunque elementi che non vedevano molto il campo negli altri club, altrimenti difficilmente sarebbero venuti qui. Imbula? Sino a ieri era sul mercato, adesso dovrà essere la società a dire quale sarà il suo futuro».

In ultimo Liverani commenta lo striscione degli ultrà, esposto fuori dallo stadio, che invita la squadra a lottare per la salvezza, promettendo una contestazione se non si dovesse vedere impegno in campo. «Personalmente questi messaggi dei tifosi sono stimolanti perché vuol dire che la piazza tiene come noi alla salvezza. Sono ragazzi che hanno fatto e fanno tanti sacrifici per seguirci e starci vicino nelle trasferte ed è giusto che manifestino il loro stato d’animo.»