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Compatto e concreto come mai. Il Lecce blocca l’Inter di Conte

Grande impresa del Lecce che, come compiuto contro la Juventus qualche mese fa, ferma in un Via del Mare da sold-out l’Inter, seconda forza del torneo. I giallorossi sono apparsi il lontano ricordo di quelli appannati delle scorse settimane nelle quali avevano racimolato solo sconfitte.

In una gara sulla carta impari, Mancosu e compagni hanno sfoderato una prestazione fatta di grinta e determinazione nella quale Liverani ha sperimentato un nuovo modulo, il 3-5-2, per contenere gli attacchi nerazzurri. Schieratosi quindi a specchio, il Lecce è riuscito a bloccare le linee di passaggio del gioco di Antonio Conte, fischiato per tutta la durata dell’incontro.

La partita iniziava in salita per il Lecce con una parata di Gabriel su colpo di testa in arretramento di Rispoli al 2’ di gioco e con un tiro al fulmicotone di Lukaku uscito di pochissimo sul proseguimento dell’azione. Dopo questo primo campanello di allarme, era il Lecce a rendersi pericoloso al 10’ con un’azione di rimessa che portava Rispoli al cross e Mancosu ad una conclusione da pochi passi che, tuttavia, non era letale per Handanovic, ma finiva in tribuna tra lo stupore dello stadio.

Il primo tempo era quasi tutto di sofferenza per i giallorossi che rischiavano di capitolare su un tiro di Brozovic che incrociava il palo alla sinistra di Gabriel. Il portiere brasiliano tra i migliori in campo risultava molto bravo nelle uscite e tra i pali dava sicurezza ai tre centrali davanti a lui, bloccando qualche minuto dopo una doppia conclusione sempre del centrocampista croato. Sicuramente il migliore in campo, però, tra i giallorossi era Petriccione che, schierato davanti alla difesa al posto del criticato Tachtsidis, faceva vedere grandi giocate in fase di manovra e come schermo sui passaggi verso le punte interiste. Il Lecce ripartiva spesso in contropiede e nei minuti di recupero della prima frazione riusciva anche a procurarsi un calcio di rigore per un dubbio fallo di mano di Godin su colpo di testa ravvicinato di Babacar. Il Var, però, vanificava la chiamata arbitrale e si andava così negli spogliatoi sul punteggio di 0 a 0.

Ad inizio ripresa i giallorossi si facevano subito vedere con un tiro da fuori di Babacar che usciva di non molto alla destra di Handanovic. L’Inter con il passare dei minuti aumentava la pressione, ma Gabriel non correva grandi pericoli. Liverani, però, toglieva un buon Lapadula e inseriva Majer con lo spostamento di Mancosu a seconda punta. La squadra ne risentiva e, diminuite le forze fisiche in campo, si faceva sorprendere al 25′. Cross dalla sinistra di Biraghi e Bastoni, restato in attacco sul precedente corner, anticipava Deiola e segnava di testa.

La reazione del Lecce era veemente e il pareggio arrivava 5′ dopo in coincidenza dell’entrata in campo di Falco. Tiro sbilenco di Donati, la palla arrivava sulla sinistra a Majer che scendeva sulla fascia e metteva in mezzo una palla invitante che Mancosu spediva in rete con il portiere sloveno dell’Inter immobile. Il Via del Mare esplodeva di gioia mentre il capitano si faceva tutto il campo festante. Il Lecce, raggiunto il pareggio, avrebbe avuto anche la palla del sorpasso, ma la punizione a giro di Falco scheggiava solo la traversa Liverani a 8′ dalla fine tornava al 3-5-2 con l’ingresso in campo di Meccariello e difendeva il pareggio che arrivava dopo un recupero di 4 minuti.

Alla fine i giocatori giallorossi festeggiano come se avessero vinto una gara che dà solo un punto in classifica, ma tanto morale alla truppa di Liverani in attesa degli acquisti sperati. Il 3-5-2 è stato un modulo che ha tolto qualcosa al bel gioco, ma ha dato compattezza alla difesa, proprio quello che serve adesso al Lecce per salvarsi.

Photogallery a cura di Andrea Stella