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Sbarcano 33 migranti stremati e in ipotermia

La Croce Rossa Italiana attivata dalla Prefettura di Lecce è stata impegnata la scorsa notte nelle operazioni umanitarie di soccorso sulla costa adriatica del Salento, subito dopo uno sbarco spontaneo.
Partiti dall’Albania su un gommone, hanno raggiunto le nostre coste dopo un viaggio di una settimana. Almeno dieci di loro calati in mare nel tentativo di raggiungere la riva, sono stati immediatamente recuperati dalle acque gelide e soccorsi in stato di grave ipotermia.
Segnalati e rintracciati a terra 33 profughi curdo-iracheni e curdo-iraniani tra i quali due donne, una famiglia con due bimbi di 5 e 9 anni e alcuni minori non accompagnati. Per una donna ed un ragazzo è stato necessario il ricovero per sospette lussazioni e per eseguire ulteriori accertamenti.
La squadra emergenze si è occupata di trovare riparo a uomini e donne, sui mezzi di soccorso di San Cataldo per poi procedere al trasferimento presso il centro Don Tonino Bello di Otranto.
La gioia di due bimbi curdo-iracheni, i più piccini del gruppo, una volta ricevuto il kit di prima accoglienza è stata capace di infondere calore nei cuori di tutti soccorritori e delle forze dell’ordine al lavoro.
I piccoli trovato riparo al caldo sulla volante della Polizia di Stato, prima del trasferimento al centro di prima accoglienza, sono crollati esausti.

Photogallery a cura di CRI – Comitato di Lecce