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Droga e alcool, arrestato un uomo dopo un folle inseguimento

LECCE – Nelle prime ore della mattina, una volante della Polizia, transitando lungo viale Leopardi ha notato due auto sfrecciare ad alta velocità. A quel punto è scattato un inseguimento. Giunti alla rotatoria con viale Giovanni Paolo II, i due veicoli hanno effettuato un’inversione di marcia. Gli agenti hanno continuato l’ inseguimento a forte velocità fino a quando, una delle due auto si è accostata interrompendo la sua folle  corsa, mentre l’altra ha proseguito: una volta superato il sottopassaggio di viale Leopardi, prima del semaforo, ha iniziato a sbandare proseguendo la corsa fino all’incrocio con via Merine, dove ha oltrepassato l’incrocio con il semaforo rosso, mettendo a repentaglio anche l’incolumità di altri utenti.

L’inseguimento si è protratto sulla strada provinciale Lecce-Merine, sempre a forte velocità, fino a quando l’auto chge faceva da battistrada è entrata in un’area di servizio, facendo  ingresso nel piazzale del distributore con manovre repentine, tanto da mettere a repentaglio l’incolumità degli avventori, col rischio di investirli.

A quel punto gli agenti, approfittando del limitato spazio di manovra, sono risuciti ad impedire al mezzo di effettuare inversione di marcia, bloccando la sua corsa e fermando e immobilizzando il conducente, un 28enne leccese che a quel punto ha iniziato ad insultare e a minacciare gli agenti. Con l’ausilio di un’altra volante, sopraggiunta in nel frattempo i poliziotti hanno eseguito una perquisizione personale estesa al veicolo nel cui abitacolo è stato rinvenuto un sasso. La vicenda non finisce qui perché contestualmente al numero di emergenza 113 giungeva una richiesta di soccorso da parte di una donna, che risulterà in seguito essere la conducente dell’altro veicolo, incrociato dalla pattuglia in viale Leopardi che si era fermato prima del sottopassaggio.

La donna, madre della ex convivente del giovane fermato, denuncerà poco dopo di aver subito un’aggressione da parte dell’uomo in seguito ad un litigio per dissidi familiari. La lite sarebbe avvenuta davanti ad un bar, interrotta solo grazie all’intervento di un avventore, ma sfociata in un inseguimento in auto della vittima, durante il quale il giovane avrebbe lanciato delle pietre contro l’auto della ex compagna, fino all’arrivo casuale della volante. L’uomo è stato poi sottoposto ad accertamenti da parte degli operatori sanitari del 118, intervenuti sul posto, che successivamente lo hanno condotto all’ospedale Vito Fazzi dove, a seguito di ulteriori accertamenti, è risultato positivo all’assunzione di cocaina ed alcool.

Al termine degli accertamenti l’uomo è stato tratto in arresto per lesioni, violenza privata, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale, guida sotto l’effetto di stupefacenti ed alcool.