Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tredici persone (sette delle quali risiedono in Italia, le altre sei in Grecia) sono state attestate con questa grave accusa. Secondo le indagini portate avanti dai militari della Guardia di Finanza di Lecce avrebbero far parte di una organizzazione che si occupava degli sbarchi dei migranti lungo le coste salentine.
La vasta operazione, definita “Sestante”, è scattata nelle prime ore di questa mattina e ha coinvolto oltre cento militari del Comando Provinciale di Lecce e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma della Guardia di Finanza (S.C.I.C.O.), in sinergia con la Polizia e la Guardia Costiera greche, nonché di personale Europol
Le indagini, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce con il supporto dello S.C.I.C.O., durate un anno, hanno dimostrato l’esistenza di due cellule criminali specializzate nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, una italiana ed una greca in costante e diretto collegamento tra loro che hanno permesso l’arrivo in Italia di centinaia di migranti negli ultimi mesi pagando la cifra di almeno 6 mila euro pro-capite.
Si tratta dei cosiddetti “sbarchi fantasma” a cui i militari della Guardia di Finanza di Lecce hanno finalmente attribuito un’identità precisa, ricostruendo minuziosamente ogni passaggio della “merce” tra trafficanti, scafisti e reclutatori.
La complessa e minuziosa attività investigativa è stata, coordinata da Eurojust (Paesi Bassi), dalla Direzione Nazionale Antimafia e dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia.
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