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Lecce dice no alla guerra di Erdogan

 

La città di Lecce prende posizione netta contro la guerra scatenata dal governo turco di Erdogan nel nord della Siria. Il Consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimità una mozione presentata dai consiglieri del gruppo “Lecce Città Pubblica” Gabriele Molendini, Natasha Mariano Mariano, Cosimo Murri e Pierpaolo Patti.

È stata fatta richiesta a Sindaco e amministrazione di “farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il Governo tutto, affinché sia intrapresa ogni più opportuna azione in seno all’Unione Europea, all’Onu ed alla comunità internazionale tutta, perché si attivino le azioni diplomatiche più incisive idonee a fermare immediatamente il conflitto in essere e a risolvere pacificamente ogni controversia nel rispetto del diritto internazionale, dell’autodeterminazione dei popolo e del diritto alla vita pacifica e democratica della popolazione curda dell’amministrazione autonoma democratica del Nord della Siria”.

 

Coesione da parte dell’intero Consiglio comunale leccese a favore del “diritto alla vita pacifica e democratica della popolazione curda dell’amministrazione autonoma democratica del Nord della Siria”

La guerra scatenata dal governo Erdogan è una gravissima violazione del diritto internazionale che colpisce la comunità curda baluardo nella lotta all’Isis e coraggioso esempio di democrazia in un’area ancora in mano ai regimi autocratici. Il popolo curdo “esprime i più sinceri valori della democrazia nella costruzione di un confederalismo democratico rispettoso rispettoso di tutte le religioni, ispirato ad una civile convivenza tra etnie differenti ed alla più profonda applicazione della parità di genere”.

Il consigliere Molendini è ben consapevole che “si tratta di una piccola azione in relazione ad un grande evento della politica internazionale”, ma ritiene anche sia fondamentale non rimanere inermi e dare forza alla propria presa di posizione in merito, riportando pensieri e parole di “Don Tonino Bello, che nel 1992 organizzò la marcia di Sarajevo sognando un esercito di gente comune allineata sulla grande idea della non violenza attiva”.

 

Il Presidente di Lecce Città Pubblica Francesco Calabro, ricordando la recente manifestazione per le vie della città, alla quale hanno partecipato numerose associazioni, ma che ha visto la presenza di molti cittadini, conferma la volontà della città di Lecce di dare un segnale concreto. “Si tratta di un fatto politico di rilevante importanza per quanti di noi si battono per affermare i valori della pace e del diritto del popolo curdo all’autodeterminazione” – ha dichiarato.

Calabro ha voluto ringraziare i colleghi consiglieri di tutti gli schieramenti che hanno fatto scelta perorare la causa, contribuendo anche a sostenere il pensiero di molti leccesi in questo momento.