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Il “poliziotto” Federico: una vita per aiutare i più deboli

 

LECCE – Gli uomini e le donne della Questura di Lecce hanno ricevuto ieri pomeriggio la visita di Federico Chianella, un ragazzo “speciale” che ha combattuto e vinto una battaglia per la vita. Federico, sin da piccolo, ha un sogno: quello di diventare un poliziotto per essere al servizio della gente ma la malattia glielo ha infranto. Tuttavia, ieri Federico, è stato “Poliziotto per un giorno”.
“… quando ero piccolo, guardavo i tg., sentivo in continuazione notizie di cronaca: omicidi, violenze, rapimenti. Allora ho pensato che da grande sarei diventato un poliziotto per aiutare i deboli, le vittime dei reati…”; “… contrastare le ingiustizie ed aiutare i cittadini. Questi sono in valori che contraddistinguono un buon poliziotto”. All’età di 4 anni, però, gli piomba addosso l’ingiustizia più grande per un bambino: il cancro. L’impietosa diagnosi: un rabdomiosarcoma – tumore maligno che si insinua nei tessuti molli – colpisce il piccolo sognatore al cervelletto. Al Gemelli di Roma, inizia il calvario per Federico, mamma, papà ed il fratellino Felice.
In un anno e due mesi di ricovero, Federico, affronta durissimi cicli di chemioterapia, radioterapia e infusioni di cellule staminali. Le speranze di vita, secondo le stime dei medici, si attestano intorno al 20% ma, all’età di sei anni, miracolosamente, il mostro scompare, tuttavia, i medici suggeriscono cautela. Si può parlare di guarigione solo se, trascorsi 5 anni, il tumore non si ripresenta.
Di anni, da quel giorno, ne sono passati 11 e, oggi, Federico, ne ha 17, vive nella provincia di Lecce e frequenta il quarto anno presso un Istituto Tecnico Commerciale; ha vinto la battaglia contro quel “brutto mostro” che, però, gli ha lasciato segni indelebili, avendo perso l’udito e la vista da orecchio e occhio sinistro.
Pur continuando a coltivare il sogno di vestire la divisa da poliziotto, Federico sa bene di non possedere più i requisiti fisici richiesti per il superamento dei concorsi in Polizia; nonostante ciò continua a credere nei valori e nei principi che hanno alimentato il suo sogno di bambino, quindi di “aiutare i più deboli a non subire più ingiustizie… a vincerle!”
Federico ha vinto una grande lotta contro l’ingiustizia più grande. Ama la vita, e vuole difendere quella degli altri. La sua missione è questa: legalità e giustizia al servizio dei più deboli, con un amore incondizionato per le Forze dell’Ordine.