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Il Lecce resiste mezz’ora. Da un errore dilaga l’Atalanta

Da un errore in uscita, nel tentativo di giocare sempre la sfera è nato il gol, decisivo, che ha rotto le acque e ha decretato la sconfitta del Lecce a Bergamo. L’Atalanta bisogna ammetterlo ha un gioco collaudato e degli autentici top player che hanno deciso a suo favore la gara, ma il Lecce si è complicato la vita sbagliando tanto. L’errore peggiore è arrivato proprio con il suo difensore migliore che ha così spalancato le porte alla vittoria degli orobici.

Liverani si è affida nuovamente al nucleo storico della Serie B e l’unico elemento di rilievo del mercato giallorosso è Imbula, alla sua prima da titolare, confermando il fatto che alcuni acquisti di Meluso, come Benzar e Shakov non sembrano ad oggi ideali per il gioco di Liverani, mentre Vera (al suo esordio in A negli ultimi minuti di gara) non è adatto a giocare da terzino, ruolo per cui era stato acquistato dal direttore sportivo

I primi minuti sono tutti di marca bergamasca, ma Gabriel, migliore in campo, ci mette una pezza su Ilicic dopo che prima Zapata, lasciato colpevolmente solo, si era mangiato un gol su colpo di testa. Dopo i primi minuti in apnea, i giallorossi provano a mettere la testa fuori dalla propria metà campo grazie alle giocate di Falco e alla stazza fisica di La Mantia, nuovamente titolare dopo la prima giornata. Majer, sicuramente il migliore a centrocampo, prova un destro da fuori che viene deviato in angolo, ma è troppo poco per impensierire Gollini. Dall’altra parte Gabriel è bravo in diversi interventi come tutta la difesa giallorossa sembra contenere con la giusta apprensione gli attacchi dei padroni di casa. Al minuto 34, però, arriva l’errore che segnerà l’esito dell’incontro. Petriccione di testa alleggerisce di testa verso Gabriel, che potrebbe prendere la sfera con le mani in tutta tranquillità. Invece il portiere serve velocemente di nuovo il centrocampista che, marcato, deve appoggiare su Lucioni. Il difensore potrebbe servire di nuovo il portiere per un rinvio lungo ed invece, cerca un passaggio rischioso su Rispoli che viene riconquistato da Zapata. Il colombiano, una volta in area, sgancia un missile in diagonale che si va a fermare nella rete giallorossa.

Il Lecce prova a reagire e dopo 2’ La Mantia ha anche la palla del pareggio, ma è bravo Gollini a respingere una buona conclusione della punta. Dal possibile risultato di parità al raddoppio dell’Atalanta è un attimo. Combinazione Gomez, Zapata, Gomez e tiro in diagonale del fantasista, marcato con troppa lentezza da Imbula.

Nella ripresa il Lecce prova ad affacciarsi dalle parti di Gollini, ma quando Liverani toglie inspiegabilmente Petriccione per inserire Farias, invece di mandare in panchina un lentissimo Imbula, arriva il 3 a 0. Il centrocampo dei giallorossi è una prateria deserta dove Goosens si inserisce e segna una marcatura facile facile.

A mezz’ora dalla fine la gara è segnata e Liverani cambia La Mantia per Babacar per cercare di migliorare gli automatismi dell’attaccante con la squadra. Il Lecce prova a cercare di fare il calcio che vuole il suo allenatore, ma vere occasione da gol non ce ne sono per quasi mezz’ora. Al contrario Gabriel deve superarsi in almeno quattro interventi per evitare che il passivo possa essere peggiore. A 5’ dal termine arriva, invece, il gol della bandiera proprio con Lucioni che svetta di testa da solo nell’area orobica e tramuta in rete una punizione assist di Falco.

Si va negli spogliatoi sul punteggio di , un risultato che sarebbe potuto essere più pesante e che deve essere preso come positivo perché subito contro una delle migliori squadre del torneo. Liverani dovrà lavorare ancora tanto per evitare che i suoi commettano errori banali, il tempo c’è e la pausa per le nazionali sarà ideale per questo.