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Farias e Mancosu, la rivincita dei “matador”

TORINO – I gol che hanno regalato la vittoria del Lecce al Torino hanno un sapore particolare perché portano la firma di due big della squadra, Diego Farias e Marco Mancosu. Due giocatori accomunati da una sete di rivincita dopo un avvio di stagione con qualche ombra. Il giocatore brasiliano – una delle stelle di questo Lecce – è stato gettato nella mischia da Liverani nel secondo tempo del match inaugurale a San Siro contro l’Inter. Il suo esordio è in maglia giallorossa è stato da dimenticare: pochi minuti in campo, giusto il tempo di rimediare un cartellino rosso e via sotto la doccia. Per fortuna il giudice sportivo è stato clemente e Farias è rimasto fermo ai box solo un turno. L’attaccante si è ripresentato alla grande con il Toro. Il riposo gli ha fatto bene. E immaginiamo che anche la ramanzina di Liverani abbia sortito i suoi effetti. Ieri sera è stato uno dei grandi protagonisti della vittoria del Lecce all’Olimpico di Torino. Un gol da vero uomo d’area. Ma non solo. Tanto lavoro di qualità per far girare a dovere il motore della squadra. Quanto a Mancosu il discorso cambia perché cambia la prospettiva. Il centrocampista sardo è uno dei pochissimi reduci del doppio salto di categoria. Ha lottato a denti stretti ed è stato uno dei protagonisti dell’entusiasmante cavalcata che ha portato i giallorossi in due anni dai polverosi campi della serie C al prestigioso palcoscenico della massima serie. Mancosu è tornato ad assaporare la serie A dopo aver fatto il suo esordio a 18 anni. Un giovane di belle speranze ora diventato un uomo. Più maturo, più consapevole dei propri mezzi e con un attaccamento incredibile alla maglia giallorossa. Il suo esordio al Via del Mare in questo campionato non è stato felice né per lui né per la squadra. D’altronde per uno che fino a quel momento aveva partecipato ad appena 16 sedute di allenamento su 57 era del tutto ovvio che non si potesse trovare nelle condizioni fisiche ottimali. E ora il capitano – dopo lo stop per le nazionali – ha iniziato a recuperare fiato e convinzione. E i risultati si sono visti subito a Torino. Uno spicchio di partita da top player con la ciliegina del gol-vittoria. I tifosi lo aspettavano. E lui è tornato. Per mettersi il Lecce sulle spalle e traghettarlo in porti sicuri.