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I Boomdabash sognano Zucchero. E “Sergione” prepara un nuovo album

 

Di Pamela Pancosta

TREPUZZI – La crew salentina Boomdabash in concerto per l’ottava edizione di “Bande a Sud. Suoni tra due mari” domenica sera a Trepuzzi. Dopo il successo a sanremese del brano “Per un milione” che ha dato nome al tour non ancora concluso, i Boomdabash tornano a casa. 

Perfetti testimonial della manifestazione che celebra la strada, cuore originario del mondo-banda e che mette l’accento sul potere che ha la musica di riscattare e amplificare le possibilità sociali, culturali, espressive dei singoli e della comunità. I loro brani, che spesso riprendono anche tematiche sociali importanti, devono il loro successo soprattutto alla versatilità dimostrata nel creare la “mezcla perfecta” tra sonorità raggae, soul, drum and bass e hip hop. 

Le collaborazioni eccellenti con artisti del calibro di Otto Ohm, Loredana Bertè la scorsa estate con “Non ti dico no” e quest’anno con Alessandra Amoroso nel recentissimo “Mambo salentino”, hanno sancito il successo popolare e radiofonico della band. 

Sul palco di Largo Margherita a Trepuzzi, hanno ripercorso la loro storia musicale, iniziata con le dancehall e anni di militanza nel reggae movement italiano e salentino. Quindici anni di carriera festeggiati da poco per un gruppo di giovani partiti dal Nord Salento e approdati ovunque. 

I Boomdabash sono stati scelti insieme ad alcuni big della musica italiana come i Subsonica e i Negrita per rappresentare l’Italia in un tour che tocca gli Stati Uniti, nel 2021.

Terminato il tour saranno impegnati alla realizzazione di nuovi progetti, ma non pensano di tornare a Sanremo, almeno per quest’anno. “Quando ci chiedevano di partecipare a Sanremo, in passato, abbiamo sempre risposto – perché no. Diciamo la stessa cosa anche per il secondo Sanremo, perché è un’esperienza che ci è piaciuta tantissimo, siamo cresciuti molto”, dice Biggie Bash alias Angelo Rogoli. Dello stesso parere gli altri componenti della band: Payà al secolo Paolo Pagano (voce), Blazon – Angelo Cisternino e Mr. Ketra – Fabio Clemente, che ha realizzato brani diventati tormentoni come “Amore e capoeira” di Giusy Ferreri. Grande impegno ma anche grandi ambizioni, come quella di cantare con Zucchero, “un sogno che ho io ma che accomuna tutti. Vogliamo avere la soddisfazione di svegliarci la mattina e dire ‘ho cantato con lui’ – continua. Volano alto, mantenendo lo sguardo puntato a terra per non perdere il contatto con la strada, “perché è da lì che veniamo” ha concluso. 

Un concerto che ha visto anche ospiti a sorpresa come Rocco Hunt che ha collaborato al brano “Per un milione” e Sergio Sylvestre. Americano di nascita ma salentino d’adozione, Sylvestre è diventato famoso per la sua voce soul e la vittoria alla quindicesima edizione del programma “Amici” di Maria De Filippi. Al momento è al lavoro per realizzare un nuovo album: “Sto lavorando moltissimo ma non posso rivelare molto, posso dire che cerco di realizzare qualcosa che possa stupire me e chi mi ascolta, per quello che scrivo e quello che trasmetto”, ha detto dietro le quinte. 

Piazza gremita e partecipazione per il Festival che continuerà con una programmazione ricca di eventi come “La Festa delle bande di strada” la “Festa patronale con bande da giro” e si concluderà il 16 agosto con la performance di Avion Travel sul palco di Largo Margherita.