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Lecce, Farias e Rispoli per essere camaleontici

Come se si fosse svegliato dal torpore creato dall’attesa per l’attaccante che ancora deve arrivare nel Salento, così il Lecce nelle ultime 24 ore ha dato segnali importanti al mercato in entrata. Giovedì pomeriggio Fabio Liverani aveva suonato un piccolo allarme. Lo aveva fatto con toni pacati, ma decisi, in un clima di condivisione con la società sugli obiettivi da portare a termine per completare la rosa.
Già nella mattinata con l’arrivo di Dell’Orco la società ha risposto all’appello del suo tecnico, portando in giallorosso un giocatore duttile che può ricoprire sia il ruolo di centrale che quello di esterno sinistro di difesa. Poi nel pomeriggio sono trapelate le voci della probabile conclusione delle trattative per l’acquisizione di Farias e Rispoli. L’attaccante starebbe arrivando nel Salento in prestito oneroso (1,5 milioni di Euro) e un riscatto già fissato a 5 milioni in caso di permanenza del Lecce in A. Mentre l’esterno difensivo destro, già in giallorosso nella stagione 2010-2011 con De Canio in panchina, ritornerebbe da svincolato dopo il fallimento del Palermo, firmando un biennale. Quindi, nel giro di poche ore il Lecce avrebbe già messo a segno tre dei cinque colpi richiesti da Liverani in attesa della agognata punta. Una grande risposta questa alle richieste di Liverani che attendeva nuovi acquisti per capire quale forma possa prendere la sua creatura.
Con l’acquisizione certa di dell’Orco e le probabili di Farias e Rispoli il Lecce avrebbe certamente più opzioni in tema di moduli. Rispoli e Dell’Orco sono degli esterni meno proiettati all’azione offensiva, rispetto a Benzar e Calderoni, e con loro il Lecce potrebbe schierarsi con una difesa a quattro a protezione di due esterni alti. Liverani, l’altro giorno, ha detto chiaramente che il colombiano Vera lo schiererà solo come esterno offensivo finché non avrà compreso la fase difensiva, pertanto è facile immaginare un Lecce camaleontico che possa passare dal 4-3-1-2 al 4-2-3-1. Questo è in ragione di diversi aspetti. Il più importante è quello della nuova categoria che i giallorossi affronteranno, perché il Lecce nel prossimo torneo di A difficilmente potrà imporre il proprio gioco contro squadre più forti sulla carta, che hanno allenatori che anch’essi prediligono partire con palla a terra dalla propria area di rigore. Il Lecce con due esterni alti avrebbe più facilità nel pressing e possiede dei centrocampisti, come Mancosu e Shakhov, che possono giocare dietro alla prima punta e contemporaneamente essere di supporto ai due mediani. Anche Farias che è un destro naturale, ma a cui piace partire sulla fascia sinistra per poi accentrarsi, potrebbe inserirsi bene in questo nuovo modulo nel quale la difesa a 4 rimane più arretrata per non trovarsi in difficoltà con le ripartenze dei tanti campioni che giocano nelle squadre avversarie. Liverani sta, infatti, pensando proprio a questo sebbene il suo credo calcistico sia quello di imporre il proprio gioco e per questo a Milano partirà dal suo consueto 4-3-1-2. Anche con un modulo alternativo il tecnico farà sicuramente vedere un bel calcio, ma per il momento vuole andare sul sicuro con degli schemi che molti dei suoi conoscono alla perfezione. Intanto la speranza in questi giorni è quella di poter recuperare almeno Shakhov per farlo giocare come trequartista in sostituzione di Mancosu, che sarebbe a corto di preparazione se dovesse realmente riprendere nella settimana precedente alla sfida contro l’Inter.