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Strade insanguinate: “Il rischio maggiore siamo noi”

 

Di Pamela Pancosta
BARI – Quello appena trascorso è stato un weekend nero sulle strade pugliesi. Per gli psicologi pugliesi la causa principale di decesso nel corso di incidenti stradali, è da imputare alle sopravvalutate capacità di controllo degli automobilisti.
E’ consuetudine prendersela con le strade, con le condizioni, a dir il vero, non sempre ottimali del pavimento stradale. In realtà “il rischio maggiore siamo noi”, dice il presidente dell’Ordine degli Psicologi della regione Puglia, Antonio Di Gioia.
Senza entrare nel merito dei singoli episodi – per la precisione 4 negli ultimi giorni – Di Gioia segnala che il numero di incidenti “aumenta soprattutto d’estate”. Le condizioni psicofisiche degli automobilisti in questo periodo, non sono sempre favorevoli alla guida. Stress accumulato, assunzione di alcol e droghe e utilizzo del cellulare e altre apparecchiature durante la guida, incidono negativamente sul livello di attenzione.
Si punta il dito soprattutto sulla malsana abitudine di guardare i social, ma in effetti basta poco, anche solo un messaggio, per abbassare in modo allarmante la concentrazione.
Non solo, le ore passate nei locali, il caldo, il sonno – si dorme sempre di meno in estate rispetto alla stagione invernale – concorrono ad abbassare la guardia, inficiando il potere di autocontrollo al volante.
Ciò che preoccupa gli psicologi, è la tendenza a minimizzare. “Per anni si è lavorato per spiegare ai ragazzi che non bisogna mettersi alla guida quando si bevono alcolici, anche solo un bicchiere”, prosegue Marisa Yildrim, tesoriera dell’Ordine degli Psicologi della Puglia. E non è questione di età. Agli automobilisti giovani e non, è importante spiegare che le condizioni che dovrebbero scoraggiarci dal metterci alla guida, sono molteplici, per evitare di essere un pericolo per noi stessi e per gli altri.
Il presidente Di Gioia aggiunge che è indispensabile “la presenza di psicologi in tutte le commissioni delle scuole guida e negli istituti scolastici di secondo grado, con l’adozione di programmi mirati per la prevenzione”.
L’obiettivo, attraverso un contributo sempre più concreto dei professionisti, è quello di limitare il rischio di incidenti sulle strade.