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Falco si riprende la A. «Voglio portare il Lecce in salvo»


La sua grande occasione è arrivata. Filippo Falco a 27 anni ha l’occasione per mettersi in mostra sul grande palcoscenico della Serie A, competizione che ha assaggiato soltanto nella stagione 2015-2016 quando indossava la maglia del Bologna. Per lui ci fu una sola gara da titolare e altri otto spezzoni prima di passare a gennaio al Cesena. Adesso il fantasista, cresciuto nelle giovanili giallorosse, ha riportato il Lecce in Serie A dopo 7 lunghi anni e il suo obiettivo principale è quello di salvarlo. «Ci sono tre quattro squadre che sono alla nostra portata – afferma Falco – però noi dobbiamo pensare a fare punti solo continuando ad imporre il nostro gioco, perché solo così potremmo avere chance di salvezza. Per me la Serie A arriva nel momento cruciale della mia carriera. A 27 anni voglio far vedere che questa è una categoria che mi compete, ma gli obiettivi personali in termini di gol e assist non voglio svelarli per il momento.»
Il Lecce si prepara all’esordio in campionato, che avverrà lunedì sera 26 agosto (il giorno di Sant’Oronzo) a Milano contro l’Inter. Per Falco San Siro è uno stadio emozionante che ha visto solo dalla panchina quando giocava nel Bologna. «Giocare a San Siro sarà da togliere il fiato, ma non dobbiamo farci condizionare dall’ambiente in cui giocheremo e invece dobbiamo provare a giocarci le nostre chance dal primo minuto di gara. Nel ritiro in Trentino Alto Adige abbiamo lavorato sodo e abbiamo cercato di fare integrare i nuovi arrivati. Lapadula oltre ad essere fortissimo ha determinazione da vendere, inoltre mi hanno colpito tantissimo Benzar, Vera e Shakhov, anche se è stato infortunato.»
Falco poi torna a parlare della sua crescita personale per la quale deve molto a Fabio Liverani. «Il mister mi ha fatto crescere in modo esponenziale. Mi ha schierato in un ruolo che non avevo mai ricoperto prima, quello di seconda punta, lasciandomi una libertà tale che alla fine è stata determinante per la promozione. Il gol più importante, dei sette messi a segno, è sicuramente quello di Perugia dove abbiamo dato un segnale decisivo al campionato. Ricorderò sempre con piacere anche l’assist per il 2 a 0 di La Mantia contro lo Spezia.»
Intanto sul fronte mercato continua la trattativa serrata con il Sassuolo per portare in giallorosso l’attaccante Babacar e i difensori Dell’Orco e Goldaniga. Invece sembra ormai sfumata la possibilità di riportare a Lecce Venuti, così Meluso si sta orientando su altri profili, uno dei quali dovrebbe essere una vecchia conoscenza giallorossa: Giulio Donati, che è stato in Salento nella stagione 2010-2011 e che da un mese si è svincolato dal Mainz, compagine tedesca, dove ha giocato le ultime stagioni di Bundesliga.