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“La seconda volta che sono nata” di Valeria Coi. Un messaggio di speranza contro la violenza

Un libro che parla di una donna forte e fragile allo stesso tempo. Una donna che si trova a combattere contro insicurezze e timori sin da piccola, quando le viene da piangere per qualsiasi cosa. Ma il suo pianto, in realtà, non è segno di debolezza, ma di una forte emotività e di una grande voglia di attenzioni e affetto. Sì, affetto, quello che Marta, la protagonista del libro “La seconda volta che sono nata”, cerca disperatamente nelle sua esistenza. Il libro, edito da il Raggio Verde, casa editrice leccese sapientemente guidata da Antonietta Fulvio, segna l’esordio nel campo letterario di Valeria Coi, giornalista sportiva e conduttrice di programmi culinari. Il romanzo dimostra già dalle prime pagine la capacità di narrare di Valeria, che appare nella sua storia non solo come autrice, ma anche come l’omonimo personaggio principale. Valeria, la confidente, e Marta, la narratrice, due donne che si incontrano per caso nella sala d’aspetto di un ospedale, quell’ospedale che diventerà il luogo in cui Marta racconterà a Valeria, giorno dopo giorno, la sua esistenza fatta di dolore, violenza e voglia inarrestabile di amare ed essere amata. Il racconto che Marta fa della sua storia si può dividere in tre fasi: la prima, che riguarda la sua infanzia, l’adolescenza travagliata e i suoi rapporti familiari complicati, la seconda, in cui Marta è vittima di un marito brutale e aggressivo, e la terza, in cui la donna lotta contro la violenza psicologica del suo nuovo compagno. Marta affronta tutto, combattendo e soffrendo allo stesso tempo, traendo forza dall’unica cosa bella che le sue relazioni le regalano: due figli, che Marta ama più di se stessa e che cresce nonostante si ritrovi quasi sempre a farlo da sola.

Marta ha difficoltà a capire quanto lei sia importante come donna, madre e compagna, ma lo capirà, grazie a un evento che seppur drammatico, non solo le darà l’occasione di conoscere Valeria, ma anche di trovare la forza di comprendere quanto sia fondamentale amare non solo chi la circonda, ma soprattutto se stessa. È lei per prima che deve donarsi quell’amore che fino a quel momento ha ricevuto a singhiozzi, quella stima che è stata sempre calpestata. Solo così riuscirà finalmente a convincersi che la sua persona, così come la sua vita, è troppo preziosa per essere danneggiata. 

Un libro che affronta tematiche estremamente attuali, che deve servire da esempio non solo alle donne vittime di violenza, ma anche a quegli uomini che non sanno amare. A quegli uomini incapaci di prendersi le proprie responsabilità, di stabilire un rapporto sano ed equilibrato con la propria compagna e di rispettarla. 

Dopo questa presa di coscienza, Marta viene al mondo una seconda volta, ed è lei stessa a ridarsi alla luce, e Valeria non può far altro che decidere di scrivere la sua storia, una storia fatta di dolore, ma anche di tanta speranza.